Abilify (aripiprazolo) è un antipsicotico atipico di seconda generazione, appartenente alla classe degli stabilizzatori parziali del recettore della dopamina. Approvato dall’AIFA e dall’EMA, viene impiegato nel trattamento di disturbi psichiatrici moderati e severi, tra cui schizofrenia, disturbo bipolare e depressione maggiore, come terapia aggiuntiva. Il suo meccanismo d’azione unico, che modula i sistemi dopaminergico e serotoninergico, offre un profilo di efficacia clinica significativo con un’incidenza generalmente ridotta di effetti collaterali metabolici rispetto ad altri antipsicotici. La versatilità nelle formulazioni (orale, iniettabile a rilascio prolungato) lo rende adatto a diverse fasi del trattamento e profili di paziente.

Caratteristiche

• Principio attivo: Aripiprazolo
• Classificazione: Antipsicotico atipico (stabilizzatore parziale dei recettori D2 e 5-HT1A)
• Formulazioni disponibili: Compresse, soluzione orale, iniezione intramuscolare a rilascio immediato e prolungato
• Meccanismo d’azione: Agonista parziale dei recettori della dopamina D2 e della serotonina 5-HT1A; antagonista dei recettori 5-HT2A
• Emivita: circa 75 ore (aripiprazolo); 30-47 giorni per la formulazione depot mensile
• Biodisponibilità: 87% (orale)
• Metabolismo: epatico, principalmente tramite CYP3A4 e CYP2D6

Benefici

• Stabilizzazione dell’umore e riduzione dei sintomi psicotici acuti grazie al bilanciamento dopaminergico
• Minore incidenza di aumento di peso e alterazioni metaboliche rispetto ad altri antipsicotici atipici
• Profilo di sedazione ridotta, che favorisce il mantenimento delle funzioni cognitive e dell’aderenza terapeutica
• Opzione di somministrazione depot per garantire continuità terapeutica e prevenire le ricadute
• Efficacia dimostrata sia in monoterapia che in associazione con antidepressivi per la depressione maggiore
• Rapido inizio d’azione nelle formulazioni iniettabili per il trattamento delle crisi acute

Utilizzo comune

Abilify è indicato per il trattamento della schizofrenia in adulti e adolescenti dai 15 anni in su, per episodi maniacali e di mantenimento nel disturbo bipolare di tipo I in adulti e pediatrici dai 10 anni in su, e come terapia aggiuntiva nella depressione maggiore resistente negli adulti. Viene inoltre impiegato per il controllo dell’irritabilità associata al disturbo dello spettro autistico in pazienti pediatrici dai 6 anni in su.

Posologia e somministrazione

La posologia deve essere personalizzata in base alla condizione trattata, alla risposta del paziente e alla formulazione scelta. Per la schizofrenia in adulti: dose iniziale di 10-15 mg/die, con possibile aggiustamento fino a 30 mg/die. Per il disturbo bipolare: 15 mg/die, eventualmente ridotti a 10 mg/die. Nella depressione maggiore come aggiunta: dose iniziale 2-5 mg/die, massimo 15 mg/die. La formulazione depot (Abilify Maintena) viene somministrata per via intramuscolare ogni 4 settimane, dopo stabilizzazione con formulazione orale. Nei pazienti pediatrici, la dose viene calcolata in base al peso corporeo. Tutti i dosaggi devono essere stabiliti da uno specialista.

Precauzioni

Monitorare la comparsa di sintomi extrapiramidali, alterazioni metaboliche (glicemia, lipidemia, peso), iperprolattinemia e sintomi cardiovascolari. Valutare il rischio di ideazione suicidaria, specialmente in giovani adulti. Attenzione in pazienti con disturbi convulsivi, disfagia o condizioni che predispongono all’ipotensione. Evitare brusche sospensioni del trattamento. Durante la gravidanza, utilizzare solo se strettamente necessario. Non guidare veicoli o operare macchinari fino a quando non si conosce la risposta individuale al farmaco.

Controindicazioni

Ipersensibilità nota all’aripiprazolo o ad eccipienti. Gravidanza (se non essenziale) e allattamento (passaggio nel latte materno accertato). Pazienti con demenza correlata a psicosi (aumentato rischio di mortalità). Grave insufficienza epatica o renale. Combinazione con farmaci che prolungano l’intervallo QT o inibitori potenti di CYP3A4/2D6 senza aggiustamento posologico.

Possibili effetti collaterali

Comuni (≥1/100): cefalea, insonnia, agitazione, ansia, nausea, vomito, stipsi, sonnolenza, acatisia. Non comuni (≥1/1000): aumento di peso, discinesia tardiva (a lungo termine), sintomi extrapiramidali, ipotensione ortostatica, capogiro. Rari (≤1/10.000): convulsioni, neurolettizzazione maligna, iperglicemia, trombocitopenia. Segnalare immediatamente qualsiasi movimento involontario, febbre elevata o rigidità muscolare.

Interazioni farmacologiche

Interazioni significative con inibitori o induttori del CYP3A4 e CYP2D6 (es. ketoconazolo, chinidina, carbamazepina) che richiedono aggiustamenti posologici. Potenziamento degli effetti sedativi con alcol, benzodiazepine o oppioidi. Possibile interferenza con farmaci antipertensivi. Evitare l’associazione con altri antipsicotici per ridurre il rischio di effetti avversi cumulativi.

Dose dimenticata

Assumere la dose il prima possibile, ma saltare se è quasi ora della dose successiva. Non raddoppiare mai la dose. Per la formulazione depot, contattare il medico per riprogrammare la somministrazione.

Sovradosaggio

I sintomi includono sonnolenza, vomito, agitazione, aggressione, ipotensione, tachicardia. Non esiste un antidoto specifico. Trattamento sintomatico e di supporto, con monitoraggio cardiaco e delle funzioni vitali. Gastrolusi utile solo se entro 1 ora dall’ingestione.

Conservazione

Conservare a temperatura inferiore a 30°C, in luogo asciutto e al riparo dalla luce. Tenere fuori dalla portata dei bambini. Non utilizzare oltre la data di scadenza indicata sulla confezione.

Avvertenza

Questo farmaco è soggetto a prescrizione medica. Non sospendere o modificare il dosaggio senza consultare il medico. Il trattamento richiede monitoraggio clinico regolare. Gli effetti terapeutici possono richiedere diverse settimane per manifestarsi pienamente.

Recensioni

Gli studi clinici e l’esperienza post-marketing confermano l’efficacia di Abilify nel controllo dei sintomi positivi e negativi della schizofrenia, con un profilo di tollerabilità generalmente favorevole. I pazienti riferiscono miglioramenti nella qualità della vita e nella stabilità dell’umore, sebbene alcuni segnalino effetti collaterali iniziali come acatisia o insonnia, spesso transitori. La formulazione depot è apprezzata per la comodità e l’aderenza terapeutica a lungo termine.