Deltasone

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Sinonimi

Deltasone: Potente Antinfiammatorio Corticosteroide Sistemico

Deltasone (principio attivo: prednisone) è un glucocorticoide sintetico ad alta potenza, ampiamente utilizzato nella pratica clinica per il suo marcato effetto antinfiammatorio e immunosoppressivo. Appartenente alla classe terapeutica dei corticosteroidi sistemici, agisce modulando l’espressione genica, inibendo la sintesi di mediatori pro-infiammatori e sopprimendo l’attività immunitaria. La sua versatilità terapeutica lo rende un cardine nel trattamento di condizioni infiammatorie acute e croniche, malattie autoimmuni, disturbi allergici severi e patologie neoplastiche. La somministrazione richiede una stretta supervisione medica a causa del suo profilo di effetti collaterali dose-dipendenti e della necessità di un dosaggio accuratamente calibrato.

Caratteristiche Principali

  • Principio attivo: Prednisone
  • Classe farmacologica: Corticosteroide sistemico (glucocorticoide sintetico)
  • Meccanismo d’azione: Legame ai recettori glucocorticoidi intracellulari, modulazione della trascrizione genica, inibizione della fosfolipasi A2, soppressione della migrazione dei leucociti, riduzione della produzione di citochine pro-infiammatorie (es. IL-1, IL-6, TNF-α)
  • Forme farmaceutiche: Compresse da 1 mg, 5 mg, 20 mg, 50 mg; sciroppo orale
  • Biodisponibilità orale: Elevata (>80%)
  • Emivita plasmatica: 2.5 - 3.5 ore
  • Emivita biologica: 18 - 36 ore
  • Metabolismo: Epatico (principalmente tramite CYP3A4) in prednisolone, il metabolita attivo
  • Escrezione: Principale via renale

Benefici Terapeutici

  • Controllo Rapido ed Efficace dell’Infiammazione: Sopprime rapidamente la cascata infiammatoria, alleviando sintomi come dolore, gonfiore, rossore e calore, tipici di numerose patologie reumatologiche, dermatologiche e respiratorie.
  • Immunosoppressione Mirata: Induce una soppressione dell’attività del sistema immunitario, risultando cruciale nella gestione delle malattie autoimmuni (es. lupus eritematoso sistemico, artrite reumatoide) e nella prevenzione del rigetto nei trapianti d’organo.
  • Prevenzione e Riduzione della Fibrosi Tissutale: In condizioni infiammatorie croniche, aiuta a prevenire il danno tissutale permanente e la formazione di tessuto cicatriziale (fibrosi) sopprimendo la risposta infiammatoria prolungata.
  • Miglioramento della Funzionalità Respiratoria: Nei disturbi ostruttivi delle vie aeree come l’asma grave o la BPCO in riacutizzazione, riduce l’edema della mucosa e l’iperreattività bronchiale, facilitando la respirazione.
  • Induzione della Remissione in Disordini Ematologici e Neoplasie: Utilizzato in protocolli chemioterapici combinati per linfomi e leucemie, dove promuove l’apoptosi (morte cellulare programmata) delle cellule tumorali linfoidi.

Utilizzi Comuni

Deltasone è indicato per una vasta gamma di condizioni mediche che traggono beneficio dalla sua potente azione antinfiammatoria e immunosoppressiva. Le principali indicazioni includono:

  • Malattie Reumatologiche: Artrite reumatoide attiva, lupus eritematoso sistemico (LES), polimialgia reumatica, arterite a cellule giganti (arterite temporale), poliarterite nodosa, dermatomiosite.
  • Malattie Respiratorie: Asma bronchiale grave o corticodipendente, broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) in fase acuta, sarcoidosi sintomatica, fibrosi polmonare, polmonite eosinofila.
  • Malattie Dermatologiche: Pemfigo volgare, dermatite bollosa, eritrodermia grave, psoriasi pustolosa, gravi reazioni da farmaci (es. sindrome di Stevens-Johnson, in combinazione con altre terapie).
  • Malattie Gastrointestinali: Malattia di Crohn in fase attiva, colite ulcerosa, epatite autoimmune, pancreatite acuta grave.
  • Malattie Ematologiche: Leucemia linfoblastica acuta, linfomi (Hodgkin e non-Hodgkin), anemia emolitica autoimmune, porpora trombocitopenica immune (PTI).
  • Malattie Allergiche: Reazioni anafilattiche gravi (come terapia adiuvante), angioedema ereditario.
  • Trapianti d’organo: Prevenzione e trattamento del rigetto d’organo acuto (in associazione ad altri immunosoppressori).
  • Condizioni Edematose: Sindrome nefrosica per ridurre la proteinuria.
  • Sostituzione Endocrina: In caso di insufficienza surrenalica primaria (Morbo di Addison) o secondaria, sebbene non sia il farmaco di prima scelta.

Posologia e Somministrazione

AVVERTENZA: La posologia di Deltasone deve essere stabilita ESCLUSIVAMENTE dal medico curante in base alla patologia, alla sua gravità, alla risposta del paziente e alla comparsa di eventuali effetti avversi. Le informazioni seguenti sono puramente indicative.

La terapia con Deltasone può essere suddivisa in diverse strategie:

  • Terapia a Breve Termine (Burst Therapy): Utilizzata per condizioni acute (es. riacutizzazione d’asma). Spesso inizia con una dose relativamente alta (es. 40-60 mg al giorno in singola somministrazione mattutina o frazionata) per 3-7 giorni, seguita da una rapida riduzione (tapering) o sospensione diretta, data la breve durata.
  • Terapia a Lungo Termine: Richiede un approccio cauto. Si inizia con una dose sufficiente a controllare i sintomi (dose di attacco), che viene poi gradualmente ridotta alla dose più bassa efficace (dose di mantenimento) nel minor tempo possibile per minimizzare gli effetti avversi.
  • Dosaggio per Sostituzione Endocrina: In caso di insufficienza surrenalica, il dosaggio è fisiologico, generalmente tra 4 e 7 mg al giorno, spesso somministrato in due dosi (2/3 al mattino e 1/3 al pomeriggio) per mimare il ritmo circadiano del cortisolo.

Modalità di somministrazione:

  • Le compresse vanno assunte per via orale, preferibilmente durante o subito dopo un pasto per minimizzare l’irritazione gastrica.
  • Per sfruttare il ritmo circadiano fisiologico e ridurre la soppressione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA), le dosi singole giornaliere o a giorni alterni dovrebbero essere assunte al mattino (entro le 9:00).
  • Sospensione della Terapia: La sospensione improvvisa dopo un trattamento prolungato (>2-3 settimane) è PERICOLOSA e può scatenare una crisi da insufficienza surrenalica acuta. È imperativo un “tapering” graduale sotto controllo medico, che può richiedere settimane o mesi, per consentire il ripristino della funzione surrenalica.

Precauzioni

L’uso di Deltasone richiede un’attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio e un monitoraggio costante.

  • Monitoraggio: Controllo regolare della pressione arteriosa, glicemia, elettroliti sierici (sodio, potassio), densità ossea (con DEXA scan in terapia prolungata), peso corporeo, stato dell’umore e esame oftalmologico per la comparsa di glaucoma o cataratta.
  • Vaccinazioni: La terapia immunosoppressiva può ridurre la risposta immunitaria ai vaccini e aumentare il rischio di infezioni con vaccini a virus vivi attenuati (es. MMR, varicella, herpes zoster). Le vaccinazioni devono essere discusse con il medico.
  • Test cutanei della tubercolina: I corticosteroidi possono sopprimere la reazione alla tubercolina. Effettuare il test prima di iniziare una terapia a lungo termine.
  • Interventi Chirurgici e Stress: In pazienti in terapia steroidea a lungo termine, può essere necessaria una supplementazione con dosi più elevate (stress-dose) durante interventi chirurgici, malattie gravi o traumi a causa della soppressa risposta surrenalica allo stress.
  • Gravidanza e Allattamento: Utilizzare solo in caso di effettiva necessità e sotto stretto controllo medico. I corticosteroidi possono attraversare la placenta. L’uso nell’ultimo trimestre può causare iposurrenalismo nel neonato. Sono escreti nel latte materno in piccole quantità; valutare l’opportunità di interrompere l’allattamento o la terapia.
  • Popolazioni Speciali: Pazienti anziani possono essere più suscettibili agli effetti avversi, in particolare ipertensione, osteoporosi e iperglicemia. Utilizzare con cautela in pazienti con compromissione epatica grave, poiché la conversione di prednisone in prednisolone (attivo) può essere ridotta.

Controindicazioni

Deltasone è controindicato nei seguenti casi:

  • Ipersensibilità nota al principio attivo (prednisone) o a qualsiasi eccipiente della formulazione.
  • Infezioni sistemiche fungine non controllate da terapia antifungina specifica.
  • IMPORTANTE: L’ipersensibilità ad altri corticosteroidi (es. idrocortisone, desametasone) può precludere l’uso a causa del potenziale rischio di reattività crociata.
  • Vaccinazione con virus vivi attenuati in pazienti che ricevono dosi immunosoppressive (compresi dosi fisiologiche di mantenimento).
  • L’amministrazione per via intratecale (non un’indicazione per Deltasone orale) è controindicata.

Possibili Effetti Collaterali

Gli effetti avversi sono frequenti, dose e durata-dipendenti.

  • Sistema Endocrino e Metabolico: Sindrome di Cushing iatrogena (faccia lunare, gibbo, strie rubre), soppressione dell’asse HPA, irsutismo, irregolarità mestruali, iperglicemia o diabete mellito steroideo, iperlipidemia, alterata tolleranza al glucosio, aumento dell’appetito e aumento di peso.
  • Sistema Cardiovascolare: Ipertensione arteriosa, ritenzione idrica ed edema, scompenso cardiaco in pazienti predisposti, ipopotassiemia.
  • Sistema Muscolo-Scheletrico: Osteoporosi e aumento del rischio di fratture (vertebrali e del femore), osteonecrosi (specialmente testa del femore), miopatia steroidea (debolezza muscolare prossimale), ritardo della crescita nei bambini.
  • Apparato Gastrointestinale: Dispepsia, ulcera peptica (con rischio di perforazione ed emorragia), pancreatite, nausea, esofagite ulcerativa.
  • Sistema Nervoso Centrale: Euforia, insonnia, instabilità emotiva, depressione, psicosi, vertigini, cefalea, ipertensione endocranica benigna (pseudo-tumor cerebri).
  • Occhi: Glaucoma, cataratta sottocapsulare posteriore.
  • Pelle e Tessuti: Ritardo nella guarigione delle ferite, assottigliamento della cute e fragilità capillare (petecchie, ecchimosi), acne.
  • Sistema Emolinfopoietico: Leucocitosi (da demarginazione), linfopenia.
  • Altro: Aumentata suscettibilità alle infezioni (batteriche, virali, fungine, parassitarie) e mascheramento dei loro segni, anafilassi (rara).

Interazioni Farmacologiche

Deltasone interagisce con una vasta gamma di farmaci:

  • Induttori del CYP3A4 (es. Fenitoina, Fenobarbital, Rifampicina, Carbamazepina): Aumentano il metabolismo del prednisone, riducendone l’efficacia. Potrebbe essere necessario aumentare la dose di Deltasone.
  • Inibitori del CYP3A4 (es. Ketoconazolo, Itraconazolo, Claritromicina): Riducono il metabolismo del prednisone, aumentandone i livelli plasmatici e il rischio di tossicità. Potrebbe essere necessario ridurre la dose di Deltasone.
  • Anticoagulanti (Warfarin): I corticosteroidi possono alterare la risposta agli anticoagulanti cumarinici; monitorare attentamente l’INR.
  • Diuretici tiazidici e dell’ansa: Aumentano il rischio di ipopotassiemia.
  • FANS (es. Ibuprofene, Aspirina): Aumentano notevolmente il rischio di ulcera e sanguinamento gastrointestinale.
  • Vaccini a virus vivi attenuati: Rischio di infezione disseminata; evitare la somministrazione.
  • Antidiabetici orali e Insulina: L’effetto iperglicemizzante dei corticosteroidi può richiedere un aggiustamento della terapia antidiabetica.
  • Digossina: Aumentato rischio di aritmie cardiache da ipopotassiemia indotta da steroidi.

Dose Dimenticata

  • Se ci si ricorda entro poche ore dall’orario programmato, assumere la dose dimenticata immediatamente.
  • Se è quasi l’ora della dose successiva, saltare la dose dimenticata e riprendere il normale schema posologico alla dose successiva.
  • NON raddoppiare mai la dose per recuperare quella dimenticata.
  • In caso di terapia a giorni alterni, se si dimentica una dose, contattare il medico per le istruzioni su quando riprendere la terapia.

Sovradosaggio

Un’assunzione acuta e massiccia di Deltasone in un singolo episodio è rara e raramente pericolosa per la vita in un individuo sano. Tuttavia, un uso cronico a dosi eccessive porta agli effetti collaterali sistemici sopra elencati (sindrome di Cushing, iperglicemia grave, ecc.).

  • Sintomi acuti da sovradosaggio: Ipokaliemia, iperglicemia, ipertensione, ritenzione idrica, eccitazione psicomotoria, convulsioni (rare).
  • Trattamento: Non esiste un antidoto specifico. Il trattamento è sintomatico e di supporto. In caso di ingestione acuta massiccia, prendere in considerazione la somministrazione di carbone attivo se il paziente si presenta entro un’ora dall’ingestione. Monitorare e correggere gli squilibri elettrolitici (specialmente il potassio) e la glicemia. L’emodialisi non è efficace.

Conservazione

  • Conservare a temperatura ambiente (15-30°C).
  • Proteggere dalla luce e dall’umidità.
  • Conservare nella confezione originale.
  • Tenere fuori dalla portata e dalla vista dei bambini.
  • Non utilizzare il medicinale dopo la data di scadenza indicata sulla confezione.

Avvertenza

Questo documento ha scopo puramente informativo e non sostituisce in alcun modo il parere, la diagnosi o la prescrizione del medico curante o del farmacista. Deltasone è un farmaco soggetto a prescrizione medica obbligatoria (Rx). L’autoprescrizione e l’automedicazione con questo farmaco sono estremamente pericolose e possono portare a gravi conseguenze per la salute. Rivolgersi sempre al proprio medico per una valutazione completa della propria condizione e per la definizione di una terapia appropriata e personalizzata.

Recensioni ed Esperienze

Le recensioni sui farmaci, specialmente quelli potenti come Deltasone, sono altamente soggettive e dipendono fortemente dalla condizione trattata, dalla risposta individuale e dalla gestione medica della terapia.

  • Feedback Positivi: I pazienti tendono a sottolineare l’efficacia drammatica e rapida nel controllare sintomi debilitanti (dolore articolare, difficoltà respiratoria, eruzioni cutanee) che non rispondevano ad altre terapie, descrivendolo spesso come un “farmaco salva-vita” durante le riacutizzazioni.
  • Feedback Critici: Le critiche si concentrano quasi interamente sulla comparsa degli effetti collaterali, specialmente con l’uso a lungo termine. Aumento di peso, alterazioni dell’umore (definite “steroid rage” o sbalzi d’umore), insonnia e fragilità cutanea sono tra gli effetti più comunemente riportati come problematici. Molti pazienti descrivono la difficile sfida di bilanciare i benefici terapeutici con la tollerabilità degli effetti avversi.
  • Consenso Esperto: La comunità medica riconosce unanimemente Deltasone come uno strumento terapeutico indispensabile. L’enfasi è posta sull’importanza di utilizzarlo al dosaggio efficace più basso possibile e per il periodo di tempo più breve possibile, sotto stretto monitoraggio, per massimizzarne i benefici minimizzandone i rischi.