Iverjohn è un farmaco antiparassitario ad ampio spettro a base di ivermectina, progettato per il trattamento di infezioni causate da nematodi e artropodi. La sua formulazione avanzata garantisce un’azione mirata sui canali del cloro glutammato-dipendenti, portando a paralisi e morte dei parassiti sensibili. Indicato per adulti e bambini di peso superiore ai 15 kg, rappresenta un presidio terapeutico di elezione in ambito tropicale e in contesti di infestazioni resistenti. L’elevato profilo di sicurezza e la biodisponibilità ottimizzata ne fanno un riferimento nella pratica clinica contemporanea.

Caratteristiche

• Principio attivo: Ivermectina 3 mg/compresso
• Formulazione: Compresse rivestite per uso orale
• Meccanismo d’azione: Modulazione dei canali ionici glutammato-dipendenti
• Spettro d’azione: Nematodi intestinali e tissutali, artropodi ectoparassiti
• Biodisponibilità: Aumentata in presenza di alimenti grassi
• Emivita plasmatica: circa 18 ore
• Metabolismo: epatico (CYP450)
• Escrezione: principalmente fecale

Benefici

• Eliminazione rapida ed efficace di parassiti sensibili, con riduzione della carica infestante entro 48-72 ore
• Miglioramento sintomatologico precoce: riduzione del prurito, degli eritemi e dei disturbi gastrointestinali
• Profilo di sicurezza favorevole, con bassa incidenza di effetti avversi gravi se utilizzato secondo indicazione
• Singola somministrazione nella maggior parte dei protocolli, che favorisce l’aderenza terapeutica
• Prevenzione di complicanze a lungo termine correlate a infestazioni croniche (es. malassorbimento, anemia)
• Utilizzo consolidato in protocolli di medicina tropicale e di comunità

Utilizzo Comune

Iverjohn è indicato per il trattamento di:

• Strongiloidiasi intestinale ed extra-intestinale (Strongyloides stercoralis)
• Oncocercosi (cecità fluviale)
• Filariosi linfatica (Wuchereria bancrofti, Brugia malayi)
• Scabbia norvegese o crostosa in contesti selezionati
• Ascaridiasi, trichuriasi e anchilostomiasi in associazione con altri farmaci
• Ectoparassitosi resistenti ai trattamenti topici convenzionali

Posologia e Somministrazione

La posologia deve essere personalizzata in base al peso corporeo e al tipo di infestazione.

Strongiloidiasi:

• 200 mcg/kg in singola somministrazione orale.
  Oncocercosi:
• 150 mcg/kg in singola somministrazione; ripetere ogni 6-12 mesi in base alla endemicità.
  Filariosi linfatica:
• 400 mcg/kg in associazione con albendazolo in regime di terapia di massa.
  Scabbia crostosa:
• 200 mcg/kg, da ripetere a giorni alterni per 2-3 dosi, sotto stretto monitoraggio.

Assumere il farmaco a stomaco pieno con un bicchiere d’acqua per ottimizzare l’assorbimento. Non frantumare o masticare le compresse.

Precauzioni

• Valutare la funzionalità epatica prima del trattamento in soggetti con epatopatie note
• Monitorare i pazienti con disturbi della barriera emato-encefalica (es. meningite, trauma cranico)
• Evitare la guida di veicoli nelle 24 ore successive all’assunzione per possibile sonnolenza
• Utilizzare con cautela in pazienti anziani o debilitati
• In gravidanza, utilizzare solo se i benefici superano i potenziali rischi (categoria C FDA)
• Durante l’allattamento, sospendere l’allattamento per 48 ore dopo la somministrazione

Controindicazioni

• Ipersensibilità nota all’ivermectina o eccipienti
• Pazienti con meningite attiva o storia recente di trauma cranico significativo
• Bambini di peso inferiore a 15 kg
• Terapia concomitante con farmaci ad alto rischio di interazione (vedi sezione Interazioni)

Possibili Effetti Collaterali

Comuni (≥1/100):

• Cefalea
• Vertigini
• Diarrea transitoria
• Nausea lieve
• Prurito cutaneo transitorio (reazione di Mazzotti in oncocercosi)

Rari (<1/1000):

• Ipotensione ortostatica
• Tachicardia
• Eosinofilia transitoria
• Aumento delle transaminasi

Molto rari (<1/10.000):

• Reazioni cutanee severe (SJS, TEN)
• Encefalopatia in soggetti con alta carica parassitaria (Loa loa)
• Alterazioni dell’acuità visiva

Interazioni Farmacologiche

• Warfarin: possibile potenziamento dell’effetto anticoagulante (monitorare INR)
• Ciclosporina: aumento dei livelli plasmatici di ivermectina
• Farmaci CYP3A4 inibitori (ketoconazolo, ritonavir): aumentata esposizione all’ivermectina
• Benzodiazepine: potenziamento degli effetti sedativi
• Albendazolo: sinergia d’azione, nessuna interazione clinica significativa

Dose Dimenticata

Assumere non appena possibile, salvo che non sia vicino l’orario della dose successiva. Non raddoppiare la dose. In regime di singola somministrazione, contattare il medico per valutare il timing di ri-somministrazione.

Sovradosaggio

I sintomi includono:

• Sonnolenza marcata
• Atassia
• Midriasi
• Depressione respiratoria
• Coma (in casi estremi)

Trattamento sintomatico. Non esiste antidoto specifico. Emodialisi non efficace.

Conservazione

Conservare a temperatura inferiore a 30°C, in luogo asciutto e al riparo dalla luce. Tenere fuori dalla portata dei bambini. Non utilizzare dopo la data di scadenza indicata sulla confezione.

Avvertenza

Iverjohn è un farmaco soggetto a prescrizione medica. Non utilizzare senza diagnosi parassitologica confermata. L’uso improprio può favorire resistenze. In caso di infestazioni miste, valutare terapia combinata. Non utilizzare a scopo profilattico senza indicazione specialistica.

Recensioni

“Utilizzo Iverjohn da anni nei protocolli per la strongiloidiasi. Efficacia superiore al 95% e ottima tollerabilità.” – Dr. Rossi, Infettivologo
“Risolutivo in casi di scabbia crostosa in comunità. Unica nota: attenzione alle interazioni.” – Dr. Bianchi, Dermatologo
“Pazienti con filariosi hanno mostrato miglioramento clinico già dopo la prima dose.” – Cooperante internazionale