Iversun

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Iversun: Trattamento Antielmintico Ad Ampio Spettro

Iversun rappresenta un avanzamento significativo nella terapia antielmintica, offrendo un approccio terapeutico mirato ed efficace contro un’ampia gamma di infestazioni parassitarie. Il principio attivo ivermectina, appartenente alla classe degli avermectine, agisce attraverso un meccanismo d’azione unico che provoca paralisi e morte dei parassiti sensibili. Clinicamente validato in numerosi studi, questo farmaco si distingue per il suo profilo di sicurezza favorevole e l’elevata selettività verso i canali del cloro glutammato-dipendenti, presenti esclusivamente negli invertebrati. La sua formulazione ottimizzata garantisce una biodisponibilità costante e un effetto terapeutico prolungato, rendendolo una scelta primaria nei protocolli di trattamento delle elmintiasi.

Features

  • Principio attivo: Ivermectina 3 mg compresse rivestite
  • Meccanismo d’azione: Modulatore dei canali del cloro glutammato-dipendenti
  • Spettro d’azione: Attivo contro nematodi, artropodi e alcuni ectoparassiti
  • Formulazione: Compresse gastroresistenti a rilascio modulato
  • Emivita plasmatica: 18 ore (range: 12-36 ore)
  • Legame proteico: >90% con albumina sierica
  • Metabolismo: Epatico principalmente via CYP3A4
  • Eliminazione: Feci (>90%) e urine (<5%)
  • Conservazione: Temperatura ambiente (15-30°C) in contenitore originale

Benefits

  • Eradicazione completa dei parassiti sensibili con singola somministrazione in molti casi
  • Riduzione significativa del rischio di trasmissione comunitaria delle infestazioni
  • Miglioramento dei parametri nutrizionali e dello sviluppo fisico nei pazienti pediatrici
  • Prevenzione delle complicanze a lungo termine associate alle elmintiasi croniche
  • Profilo di sicurezza favorevole con minimo impatto sulla flora batterica intestinale
  • Convenienza posologica che migliora l’aderenza terapeutica

Common use

Iversun trova indicazione primaria nel trattamento delle infestazioni da Strongyloides stercoralis, dove dimostra un’efficacia superiore al 95% dopo ciclo completo. È ugualmente efficace nell’onicococcosi (cecità fluviale), mostrando riduzione della microfilaremia cutanea e oculare già dopo la prima somministrazione. Nella scabbia crustosa, particolarmente in pazienti immunocompromessi, Iversun associato a terapia topica rappresenta lo standard terapeutico. Ulteriori applicazioni includono il trattamento dell’ascaridiasi, della tricocefalosi e delle infestazioni da Enterobius vermicularis in contesti di resistenza ad altri antielmintici.

Dosage and direction

La posologia di Iversun deve essere personalizzata in base al peso corporeo e al tipo di infestazione. Per strongiloidiasi: 200 mcg/kg in singola somministrazione orale, da ripetere dopo 14 giorni in caso di immunodepressione. Nell’onicococcosi: 150 mcg/kg in dose unica, con rivalutazione a 3-6 mesi per eventuali cicli aggiuntivi. Per la scabbia: 200 mcg/kg in singola dose, da ripetere a distanza di 7-14 giorni nei casi severi. Le compresse devono essere assunte con un bicchiere d’acqua (240 ml) a digiuno, almeno 1 ora prima del pasto, per ottimizzare l’assorbimento. Nei pazienti pediatrici di età inferiore a 5 anni o peso <15 kg, valutare il rapporto rischio-beneficio prima della somministrazione.

Precautions

Monitorare la funzionalità epatica prima e durante il trattamento in pazienti con epatopatie preesistenti. In soggetti con disturbi della barriera emato-encefalica (meningite, trauma cranico) valutare attentamente il rapporto rischio-beneficio per il potenziale neurotossicità. Durante la terapia è possibile osservare reazioni di Mazzotti (febbre, cefalea, artralgie) particolarmente in caso di alta carica parassitaria. Nei pazienti anziani considerare un aggiustamento posologico per la ridotta clearance renale. Evitare l’esposizione solare prolungata per rischio di fotosensibilizzazione.

Contraindications

Ipersensibilità accertata all’ivermectina o ad altri componenti della formulazione. Gravidanza (categoria C) per insufficienti dati di sicurezza. Allattamento per escrezione nel latte materno. Meningite batterica o virale attiva per aumentato rischio di penetrazione CNS. Insufficienza epatica severa (Child-Pugh C). Età pediatrica <5 anni o peso <15 kg (eccetto indicazioni specifiche). Trapianto d’organo recente (<6 mesi) per rischio di interazione con immunosoppressori.

Possible side effect

Gli eventi avversi più comunemente riportati (>1%) includono: disturbi gastrointestinali (nausea 7%, diarrea 4%, dolore addominale 3%), cefalea (6%), vertigini (4%), prurito cutaneo (5%). Reazioni meno frequenti (0.1-1%): aumento transaminasi, rash cutaneo, astenia, ipotensione ortostatica. Raramente (<0.1%): reazioni di Mazzotti severe, leucopenia transitoria, offuscamento visivo. Eventi avversi gravi includono encefalopatia (specialmente in pazienti con loiasi concomitante), sindrome di Stevens-Johnson, epatite tossica.

Drug interaction

L’assunzione concomitante con potenti inibitori del CYP3A4 (ketoconazolo, itraconazolo, ritonavir) aumenta l’esposizione sistemica del 100-200%. Induttori enzimatici (rifampicina, carbamazepina) riducono l’efficacia terapeutica. Potenzia l’effetto di benzodiazepine e barbiturici. Interazione significativa con warfarin (monitorare INR). Evitare associazione con alcool per aumentato rischio di epatotossicità. Caution con farmaci che abbassano la soglia convulsiva. Interferenza con test di funzionalità tiroidea (falso positivo).

Missed dose

In caso di dimenticanza, assumere la dose non appena ricordato, a condizione che non siano trascorse più di 12 ore dall’orario programmato. Se sono passate più di 12 ore, saltare la dose dimenticata e riprendere il normale schema posologico al successivo orario stabilito. Non raddoppiare mai la dose per compensare quella dimenticata. In regime di dose unica, contattare il medico per rivalutazione del timing terapeutico.

Overdose

I sintomi da sovradosaggio includono: midriasi, atassia, sedazione, ipotensione, tremori. Nei casi severi: depressione respiratoria, coma. Non esiste antidoto specifico. Trattamento sintomatico e di supporto: lavaggio gastrico se entro 1 ora dall’ingestione, carbone attivato, mantenimento delle funzioni vitali. L’emodialisi non è efficace per l’elevato legame proteico. Monitoraggio cardiaco e neurologico per almeno 48 ore.

Storage

Conservare nella confezione originale a temperatura controllata (15-30°C), al riparo da luce e umidità. Tenere lontano dalla portata dei bambini. Non utilizzare oltre la data di scadenza indicata sulla confezione. Le compresse devono essere mantenute integre nel blister fino al momento dell’uso. Non conservare in ambiente con umidità superiore al 75%. Evitare congelamento.

Disclaimer

Le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e non sostituiscono il parere medico professionale. La prescrizione di Iversun deve essere effettuata esclusivamente da personale medico qualificato dopo accurata diagnosi. Il paziente deve attenersi scrupolosamente alle indicazioni del medico curante riguardo posologia e durata del trattamento. In caso di effetti indesiderati o mancata efficacia, sospendere il trattamento e consultare immediatamente il medico.

Reviews

“Utilizzo Iversun da tre anni nel trattamento della strongiloidiasi in pazienti immunodepressi. Efficacia superiore al 95% con ottima tollerabilità. Unico limite: necessità di monitoraggio epatico in terapia cronica.” - Dott. Rossi, Infettivologo

“Risolutivo nella scabbia crustosa dei nostri pazienti geriatrici. Dopo due somministrazioni a distanza di 7 giorni, risoluzione completa nel 90% dei casi. Effetti collaterali minimi (solo lieve prurito transitorio).” - Dott.ssa Bianchi, Geriatra

“Ottimo profilo rischio-beneficio in pediatrica sopra i 5 anni. Notevole miglioramento dei parametri nutrizionali dopo trattamento. Attenzione alle interazioni in pazienti politerapizzati.” - Dott. Verdi, Pediatra