Olanzapina: Trattamento Efficace per la Gestione dei Disturbi Psicotici
| Dosaggio del prodotto: 60mg | |||
|---|---|---|---|
| Confezione (n.) | Per pill | Prezzo | Acquista |
| 30 | €1.18 | €35.36 (0%) | 🛒 Aggiungi al carrello |
| 60 | €0.95 | €70.71 €56.91 (20%) | 🛒 Aggiungi al carrello |
| 90 | €0.87 | €106.07 €78.47 (26%) | 🛒 Aggiungi al carrello |
| 120 | €0.84 | €141.42 €100.89 (29%) | 🛒 Aggiungi al carrello |
| 180 | €0.80 | €212.13 €144.87 (32%) | 🛒 Aggiungi al carrello |
| 270 | €0.78 | €318.20 €209.55 (34%) | 🛒 Aggiungi al carrello |
| 360 | €0.76
Migliore per pill | €424.27 €273.36 (36%) | 🛒 Aggiungi al carrello |
Sinonimi | |||
L’olanzapina è un antipsicotico atipico di seconda generazione, appartenente alla classe delle tienobenzodiazepine. Approvato per il trattamento della schizofrenia, del disturbo bipolare e della prevenzione delle ricadute, agisce come antagonista multirecettoriale con particolare affinità per i recettori della dopamina D1-D4 e della serotonina 5-HT2A/2C. La sua azione terapeutica si esplica attraverso la modulazione dei neurotrasmettitori coinvolti nella patogenesi dei disturbi psicotici e dell’umore, offrendo un profilo di efficacia clinicamente validato e un onset d’azione relativamente rapido. La formulazione in compresse orodispersibili consente inoltre opzioni di somministrazione flessibili per pazienti con difficoltà di deglutizione.
Caratteristiche
- Principio attivo: Olanzapina
- Classe farmacologica: Antipsicotico atipico
- Meccanismo d’azione: Antagonista multirecettoriale (dopaminergico, serotoninergico, adrenergico, istaminergico)
- Forme farmaceutiche: Compresse rivestite, compresse orodispersibili, iniettabili a rilascio prolungato
- Emivita: 21-54 ore (permettendo somministrazione monosomministrazione giornaliera)
- Biodisponibilità: ~60% per via orale
- Metabolismo: Epatico (citocromo CYP1A2 e CYP2D6)
- Eliminazione: Renale (57%) e fecale (30%)
Benefici
- Riduzione significativa dei sintomi positivi e negativi della schizofrenia
- Stabilizzazione dell’umore nelle fasi maniacali e miste del disturbo bipolare
- Profilo di efficacia mantenuta nella prevenzione delle ricadute
- Minore incidenza di effetti extrapiramidali rispetto agli antipsicotici tipici
- Somministrazione monosomministrazione giornaliera che migliora l’aderenza terapeutica
- Formulazioni alternative per pazienti con specifiche esigenze cliniche
Utilizzo Comune
L’olanzapina trova indicazione primaria nel trattamento della schizofrenia negli adulti e negli adolescenti a partire dai 13 anni, dove dimostra efficacia nel controllo dei sintomi positivi (allucinazioni, deliri) e negativi (apatia, ritiro sociale). È approvato per il trattamento acuto degli episodi maniacali da moderati a gravi nel disturbo bipolare di tipo I e nella prevenzione delle ricadute. Ulteriori applicazioni includono il trattamento complementare nella depressione maggiore resistente (in combinazione con antidepressivi) e la gestione dei disturbi del comportamento associati a demenza (off-label, con specifiche precauzioni). L’uso deve sempre avvenire sotto stretto monitoraggio psichiatrico.
Dosaggio e Somministrazione
Il dosaggio di olanzapina viene individualizzato in base alla condizione trattata, alla risposta clinica e alla tollerabilità. Per la schizofrenia negli adulti: dose iniziale di 5-10 mg una volta al giorno, con possibili aggiustamenti in incrementi di 5 mg a intervalli non inferiori a 24 ore. Intervallo terapeutico: 10-20 mg/die. Per il disturbo bipolare: dose iniziale di 10-15 mg/die in monoterapia o 5-10 mg/die in combinazione. Negli adolescenti (13-17 anni) con schizofrenia: dose iniziale di 2,5-5 mg/die, dose massima 20 mg/die. Le compresse orodispersibili vanno posizionate in bocca senza acqua, dove si disintegrano rapidamente. La formulazione iniettabile a lunga durata d’azione (olanzapina pamoato) viene somministrata per via intramuscolare ogni 2-4 settimane da personale sanitario qualificato.
Precauzioni
Monitorare regolarmente peso corporeo, glicemia a digiuno, profilo lipidico e pressione arteriosa per il rischio di sindrome metabolica. Valutare la comparsa di sintomi extrapiramidali, discinesia tardiva e sintomi colinergici. Attenzione particolare nei pazienti anziani con demenza per aumentato rischio di eventi cerebrovascolari e mortalità. Evitare l’uso concomitante con farmaci che deprimono il SNC. Monitorare segni di neutropenia/agranulocitosi (rara ma grave). Considerare riduzione del dosaggio in pazienti con insufficienza epatica o renale moderata-severa. Valutare periodicamente la necessità di continuazione della terapia.
Controindicazioni
Ipersensibilità nota all’olanzapina o ad eccipienti. Glaucoma ad angolo chiuso. Feocromocitoma. Gravi condizioni cardiovascolari instabili. Uso concomitante con farmaci che prolungano l’intervallo QT. Pazienti a rischio di aspirazione per ridotta motilità esofagea. Controindicato in gravidanza se non strettamente necessario (categoria di rischio C). Evitare durante l’allattamento per escrezione nel latte materno.
Possibili Effetti Collaterali
Molto comuni (>10%): Sonnolenza, aumento di peso, iperprolattinemia, aumento dell’appetito. Comuni (1-10%): Capogiri, ortostasi, secchezza delle fauci, stipsi, dispepsia, aumento transaminasi, edema periferico. Non comuni (0,1-1%): Bradicardia, ipotensione, discinesia, acatisia, sintomi extrapiramidali, rash cutaneo. Rari (<0,1%): Convulsioni, neutropenia, pancreatite, sindrome neurolettica maligna, trombocitopenia. Effetti metabolici: Iperglicemia, diabete mellito, dislipidemia. Monitorare especialmente: Aumento di peso (mediana 2-3 kg nei primi 6-12 mesi), sedazione, alterazioni metaboliche.
Interazioni Farmacologiche
Potenzia effetti di farmaci CNS-depressivi (alcool, benzodiazepine, oppioidi). Farmaci che inducono CYP1A2 (carbamazepina, fumo) possono ridurre concentrazioni di olanzapina. Inibitori del CYP1A2 (fluvoxamina, ciprofloxacina) aumentano concentrazioni. Farmaci antiipertensivi: potenziamento dell’ipotensione. Levodopa e agonisti dopaminergici: antagonismo reciproco. Farmaci che prolungano QT (antiaritmici di classe IA/III, alcuni macrolidi): rischio additivo di aritmie. Diuretici: aumento rischio di ipotensione ortostatica.
Dose Dimenticata
Assumere non appena ricordato, salvo che non sia quasi l’ora della dose successiva. In tal caso, saltare la dose dimenticata e riprendere il normale schema posologico. Non raddoppiare mai la dose per compensare quella dimenticata. In caso di dubbi, consultare il medico. Per la formulazione depot iniettabile, contattare immediatamente il centro di somministrazione se si salta un’iniezione programmata.
Sovradosaggio
Manifestazioni: Sonnolenza, agitazione, delirium, coma, sintomi anticolinergici, ipotensione, aritmie cardiache, depressione respiratoria. Trattamento: Monitoraggio cardiaco continuo e supporto delle funzioni vitali. Lavanda gastrica solo se entro 1 ora dall’ingestione. Carbone attivato. Non esiste antidoto specifico. Trattamento sintomatico: Fluidi EV per ipotensione, atropina per bradicardia sintomatica. Emodialisi non efficace.
Conservazione
Conservare a temperatura inferiore a 30°C in contenitore originale ben chiuso, al riparo da umidità e luce. Tenere fuori dalla portata e dalla vista dei bambini. Le compresse orodispersibili: Manipolare con mani asciutte, conservare nella blister originale fino al momento dell’uso. Non utilizzare se presenti segni di deterioramento o discoloration. Smaltire i farmaci scaduti o non utilizzati secondo le normative locali.
Avvertenza
Questo farmaco richiede prescrizione medica e supervisione specialistica. Non sospendere bruscamente la terapia per rischio di sintomi da rebound. L’efficacia massima si raggiunge dopo 2-4 settimane di trattamento continuativo. I benefici terapeutici devono essere soppesati rispetto ai rischi metabolici e cardiovascolari. Non guidare veicoli o operare macchinari fino a quando non si conosce la risposta individuale. Segnalare immediatamente qualsiasi sintomo di infezione (febbre, mal di gola) per possibile neutropenia.
Esperienze Cliniche
Studi controllati dimostrano tassi di risposta del 50-60% nella schizofrenia acuta rispetto al 30-40% del placebo. Meta-analisi confermano superiorità rispetto ad antipsicotici tipici per sintomi negativi e cognitivi. Nel disturbo bipolare, riduzione del 50% dei punteggi maniacali rispetto al baseline. Tasso di discontinuazione per effetti avversi: 5-10% vs 2-4% placebo. I pazienti riportano miglioramento della qualità della vita e funzionamento sociale, sebbene la gestione del peso rappresenti una sfida terapeutica comune. Il profilo di sedazione risulta generalmente ben tollerato con adeguato titolazione.


