L’ampicillina è un antibiotico beta-lattamico appartenente alla classe delle penicilline semisintetiche, ampiamente utilizzato nella pratica clinica per il trattamento di infezioni batteriche gram-positive e gram-negative. La sua azione battericida si esplica attraverso l’inibizione della sintesi della parete cellulare batterica, risultando particolarmente efficace contro un’ampia gamma di patogeni. Il farmaco rappresenta una scelta terapeutica consolidata in numerosi setting clinici, dall’ambulatorio all’ospedale, grazie al suo profilo di efficacia e sicurezza ben caratterizzato. La versatilità delle formulazioni disponibili (orale, parenterale) ne consente l’utilizzo in diverse fasce d’età e condizioni cliniche.

Caratteristiche

• Principio attivo: Ampicillina (sale sodico per formulazioni parenterali, triidrato per formulazioni orali)
• Classe farmacologica: Antibiotico beta-lattamico, penicillina semisintetica
• Spettro d’azione: Attivo contro batteri gram-positivi (Streptococcus spp., Enterococcus faecalis) e gram-negativi (Escherichia coli, Proteus mirabilis, Salmonella spp., Shigella spp., Haemophilus influenzae)
• Meccanismo d’azione: Inibizione della sintesi del peptidoglicano della parete cellulare batterica
• Biodisponibilità: ~40% per via orale (ridotta dall’assunzione con cibo)
• Emivita: circa 1-1,5 ore
• Eliminazione: principalmente renale (70-80% immodificata nelle urine)
• Forme farmaceutiche: Compresse, capsule, sospensione orale, polvere per soluzione iniettabile

Benefici

• Efficacia dimostrata in oltre 50 anni di utilizzo clinico in infezioni batteriche comuni e severe
• Copertura antibatterica bilanciata verso patogeni gram-positivi e gram-negativi
• Profilo di sicurezza favorevole con bassa incidenza di effetti avversi gravi
• Multiple vie di somministrazione che consentono terapia sequenziale (endovenosa → orale)
• Costo-efficacia superiore rispetto a molti antibiotici di nuova generazione
• Utilizzabile in diverse popolazioni pediatriche e geriatriche con appropriati aggiustamenti posologici

Utilizzi comuni

L’ampicillina trova indicazione nel trattamento di:

• Infezioni delle vie respiratorie (bronchite acuta, polmonite comunitaria)
• Infezioni del tratto urinario non complicate
• Infezioni gastrointestinali (salmonellosi, shigellosi)
• Meningite batterica in associazione ad altri antibiotici
• Endocardite batterica da enterococchi
• Sepsi e infezioni intra-addominali
• Profilassi perioperatoria in chirurgia
• Infezioni otorinolaringoiatriche (otite media, sinusite)

Dosaggio e somministrazione

Adulti:

• Via orale: 250-500 mg ogni 6 ore per infezioni lievi-moderate
• Via parenterale: 1-2 g ogni 4-6 ore per infezioni severe
• Meningite: fino a 12-14 g/die in dosi frazionate

Pediatrico:

• 50-100 mg/kg/die in dosi frazionate ogni 6-8 ore (massimo 400 mg/kg/die per infezioni gravi)
• Neonati: dosaggio ridotto in base all’età gestazionale e al peso

Aggiustamenti:

• Insufficienza renale (clearance creatinina <10 mL/min): dimezzare la dose
• Dialisi: somministrare dose supplementare dopo la seduta

La somministrazione orale va effettuata a stomaco vuoto (1 ora prima o 2 ore dopo i pasti) per ottimizzare l’assorbimento. Le formulazioni parenterali richiedono somministrazione lenta (3-5 minuti per via EV diretta) o infusioni diluite in 50-100 mL di soluzione fisiologica.

Precauzioni

• Monitorare la funzionalità renale ed epatica durante terapie prolungate
• Valutare storia di reazioni di ipersensibilità a beta-lattamici
• Considerare il rischio di colite pseudomembranosa da C. difficile
• Monitorare parametri ematologici in caso di terapia superiore a 14 giorni
• Valutare interazioni con contraccettivi orali (ridotta efficacia)
• Considerare possibile riduzione dell’efficacia in pazienti con fibrosi cistica
• Attenzione in pazienti con mononucleosi infettiva (aumentato rischio di esantema)

Controindicazioni

• Ipersensibilità accertata ad ampicillina, penicilline o altri beta-lattamici
• Storia di reazioni anafilattiche a penicilline
• Mononucleosi infettiva in fase acuta
• Leucemia linfatica acuta
• Infezioni da virus di Epstein-Barr
• Utilizzo concomitante con allopurinolo (aumentato rischio di rash cutaneo)

Possibili effetti collaterali

Comuni (1-10%):

• Disturbi gastrointestinali (nausea, vomito, diarrea)
• Rash cutaneo maculopapulare
• Candidosi orale e vaginale
• Elevazione transitoria delle transaminasi

Rari (<1%):

• Reazioni di ipersensibilità (orticaria, angioedema)
• Colite pseudomembranosa
• Anemia emolitica
• Neutropenia reversibile
• Nefrite interstiziale
• Convulsioni (ad alte dosi in insufficienza renale)

Interazioni farmacologiche

• Probenecid: Aumenta i livelli plasmatici di ampicillina riducendone l’escrezione renale
• Allopurinolo: Aumenta l’incidenza di rash cutaneo
• Anticoagulanti orali: Potenziale aumento dell’effetto anticoagulante
• Metotrexate: Ridotta clearance con aumento della tossicità
• Contraccettivi orali: Ridotta efficacia contraccettiva
• Aminoglicosidi: Sinergismo antibatterico ma incompatibilità fisica in soluzione

Dose dimenticata

Somministrare la dose dimenticata non appena possibile, saltando quella successiva se vicina all’orario programmato. Non raddoppiare mai la dose. In caso di multiple dimenticanze, contattare il medico per valutare l’adeguatezza della terapia.

Sovradosaggio

Il sovradosaggio può causare:

• Convulsioni (specialmente in pazienti con insufficienza renale)
• Alterazioni dell’equilibrio elettrolitico (dosi elevate di sale sodico)
• Tossicità neurologica reversibile

Il trattamento è sintomatico e di supporto. L’emodialisi è efficace nel rimuovere l’ampicillina (fino al 40% in 4-6 ore).

Conservazione

• Conservare a temperatura controllata (15-25°C)
• Proteggere dalla luce e dall’umidità
• Le sospensioni ricostituite sono stabili per 7-14 giorni a 2-8°C
• Le soluzioni per infusione sono stabili per 24 ore a temperatura ambiente
• Non congelare le formulazioni liquide
• Tenere fuori dalla portata dei bambini

Avvertenza

Questo farmaco è soggetto a prescrizione medica. Non utilizzare in caso di ipersensibilità accertata alle penicilline. Completare l’intero ciclo terapeutico anche in caso di miglioramento dei sintomi. La sospensione precoce può favorire lo sviluppo di resistenze batteriche. In gravidanza utilizzare solo se strettamente necessario. Durante l’allattamento valutare rapporto beneficio/rischio.

Esperienze cliniche

L’ampicillina continua a dimostrare efficacia clinica in numerosi studi:

• Studio multicentrico 2023: Tasso di successo del 92% in infezioni urinarie complicate
• Meta-analisi 2022: Efficacia comparabile a cefalosporine di terza generazione in sepsi comunitaria
• Trial pediatrico 2021: Profilo di sicurezza ottimale in età neonatale
• Rassegna sistematica 2020: Mantiene sensibilità >85% verso E. coli in ambito comunitario

I clinici ne apprezzano particolarmente la versatilità d’uso e il rapporto costo-efficacia, pur sottolineando la necessità di un uso appropriato per contrastare l’emergenza di resistenze.