Arimidex: Terapia Ormonale Avanzata per il Tumore al Seno

Arimidex

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Arimidex (anastrozolo) rappresenta un cardine nel trattamento del carcinoma mammario ormono-sensibile in post-menopausa. Questo inibitore dell’aromatasi di terza generazione agisce selettivamente bloccando la conversione degli androgeni in estrogeni, riducendo significativamente i livelli di estradiolo circolante. La sua elevata specificità e il profilo di sicurezza consolidato lo rendono una scelta terapeutica privilegiata nelle linee guida internazionali. L’utilizzo prolungato dimostra efficacia superiore rispetto ai tradizionali modulatori selettivi del recettore degli estrogeni.

Caratteristiche Principali

  • Principio attivo: Anastrozolo 1 mg per compressa
  • Meccanismo d’azione: Inibitore non steroideo dell’enzima aromatasi
  • Biodisponibilità: 80-85% dopo somministrazione orale
  • Emivita plasmatica: 40-50 ore
  • Legame proteico: 40% circa
  • Metabolismo: Epatico (N-dealchilazione, glucuronidazione)
  • Eliminazione: Prevalentemente fecale (85%), urinaria (11%)
  • Forma farmaceutica: Compresse rivestite filmate

Benefici Terapeutici

  • Riduzione del rischio di recidiva del 40-50% nei primi 5 anni di trattamento
  • Miglioramento della sopravvivenza libera da malattia rispetto al tamoxifene
  • Profilo di tossicità favorevole con minori eventi tromboembolici
  • Assenza di effetti estrogenici sull’endometrio
  • Mantenimento della densità minerale ossea superiore agli inibitori dell’aromatasi di prima generazione
  • Compatibilità con la maggior parte delle terapie concomitanti

Indicazioni d’Uso

Arimidex è indicato per il trattamento adiuvante del carcinoma mammario positivo ai recettori ormonali in donne in post-menopausa. Viene utilizzato anche nella terapia avanzata del carcinoma mammario ormono-responsivo in donne in post-menopausa con progressione della malattia dopo terapia con tamoxifene. L’uso è approvato sia in monoterapia che in sequenza con altri agenti ormonali.

Posologia e Somministrazione

La dose standard è di 1 compressa da 1 mg per via orale una volta al giorno, preferibilmente alla stessa ora. La terapia può protrarsi per 5-10 anni in base alla valutazione del rischio individuale. Non è richiesta regolazione della dose in pazienti con insufficienza renale lieve-moderata o epatica lieve. In caso di insufficienza epatica grave (Child-Pugh C), la somministrazione richiede monitoraggio stretto.

Precauzioni d’Uso

Monitorare periodicamente la densità minerale ossea mediante MOC-DEXA. Valutare i livelli di vitamina D e supplementare se necessario. Considerare terapia di supporto per la salute ossea in pazienti con osteopenia/osteoporosi. Monitorare il profilo lipidico annualmente. Valutare la funzionalità epatica ogni 6-12 mesi. I pazienti con storia di ischemia miocardica richiedono attento monitoraggio cardiologico.

Controindicazioni

Donne in pre-menopausa, gravidanza e allattamento. Ipersensibilità accertata all’anastrozolo o eccipienti. Grave insufficienza epatica (Child-Pugh C) non compensata. Osteoporosi severa non trattata. Terapia concomitante con estrogeni o modulatori selettivi del recettore degli estrogeni.

Effetti Collaterali

Comuni (≥1/10): Vampate di calore, astenia, artralgie, rigidità articolare, aumento del colesterolo LDL. Non comuni (≥1/1000, <1/100): Osteoporosi, fratture da fragilità, sindrome del tunnel carpale, secchezza vaginale, riduzione della libido. Rari (<1/1000): Epatotossicità, reazioni cutanee severe, neuropatia periferica.

Interazioni Farmacologiche

Estrogeni: Riduzione dell’efficacia di Arimidex. Tamoxifene: Diminuzione dei livelli plasmatici di anastrozolo del 27%. Induttori enzimatici (rifampicina, fenitoina): Possibile riduzione dell’efficacia. Inibitori del CYP3A4: Monitoraggio raccomandato. Warfarin: Possibile potenziamento dell’effetto anticoagulante.

Dose Dimenticata

Se la dose viene dimenticata, assumere la compressa non appena possibile, a meno che non manchino poche ore alla dose successiva. Non raddoppiare la dose per compensare quella dimenticata. Mantenere l’intervallo regolare di 24 ore tra le somministrazioni.

Sovradosaggio

Non sono stati riportati casi di sovradosaggio acuto. In caso di ingestione accidentale di multiple dosi, procedere con lavaggio gastrico e terapia sintomatica. Monitorare la funzionalità epatica e i parametri ematologici. Non esiste antidoto specifico.

Conservazione

Conservare a temperatura non superiore a 30°C in contenitore originale ben chiuso. Tenere fuori dalla portata e dalla vista dei bambini. Non utilizzare dopo la data di scadenza indicata sulla confezione. Proteggere dall’umidità e dalla luce diretta.

Avvertenze

Il trattamento deve essere supervisionato da medico esperto in oncologia mammaria. La terapia può causare riduzione della densità ossea con aumento del rischio di fratture. Valutare rapporto beneficio/rischio in pazienti con fattori di rischio cardiovascolare. Sospendere temporaneamente il trattamento in caso di interventi chirurgici maggiori per rischio tromboembolico.

Esperienze Cliniche

Studi randomizzati di fase III (ATAC, BIG 1-98) dimostrano superiorità rispetto al tamoxifene in termini di sopravvivenza libera da malattia (HR 0,86; IC 95% 0,78-0,95). L’analisi combinata di 9 studi mostra riduzione della mortalità del 14% a 10 anni. Il profilo di sicurezza risulta favorevole con aderenza terapeutica superiore all'80% a 5 anni.