Artane (triexifenidile cloridrato) è un agente anticolinergico centrale ad azione selettiva, appartenente alla classe terapeutica degli antagonisti muscarinici. Prescritto principalmente nel trattamento sintomatico del parkinsonismo, inclusi i disturbi extrapiramidali indotti da farmaci, agisce modulando l’equilibrio neurochimico a livello dei gangli della base. La sua formulazione è studiata per offrire un sollievo clinicamente significativo dai tremori, dalla rigidità muscolare e da altre manifestazioni motorie disfunzionali, migliorando la qualità della vita dei pazienti attraverso un meccanismo d’azione consolidato e ben caratterizzato. Il suo utilizzo è supportato da decenni di applicazione clinica e letteratura scientifica robusta.

Features

• Principio attivo: Triexifenidile cloridrato
• Forme farmaceutiche disponibili: Compresse da 2 mg e 5 mg; soluzione orale
• Meccanismo d’azione: Antagonista competitivo dei recettori muscarinici dell’acetilcolina a livello del sistema nervoso centrale
• Emivita plasmatica: Circa 3-4 ore
• Biodisponibilità: Elevata dopo somministrazione orale
• Metabolismo: Epatico, principalmente tramite idrossilazione
• Escrezione: Prevalentemente urinaria

Benefits

• Riduzione significativa della gravità e della frequenza dei tremori a riposo tipici del parkinsonismo
• Diminuzione della rigidità muscolare, con conseguente miglioramento della mobilità articolare e della deambulazione
• Controllo efficace della scialorrea (eccessiva produzione di saliva) attraverso l’inibizione delle secrezioni ghiandolari
• Mitigazione degli effetti extrapiramidali acuti indotti da antipsicotici, come distonia e acatisia
• Miglioramento funzionale nelle attività della vita quotidiana, come vestirsi, mangiare e scrivere
• Flessibilità posologica che consente una titolazione individualizzata in base alla risposta clinica e alla tollerabilità

Common use

Artane trova indicazione primaria nel trattamento sintomatico di tutte le forme di parkinsonismo, inclusa la malattia di Parkinson idiopatica, il parkinsonismo post-encefalitico e quello arteriosclerotico. È ampiamente utilizzato nella gestione delle reazioni distoniche acute e dei disturbi extrapiramidali indotti da farmaci neurolettici. In ambito neurologico, può essere impiegato come terapia adiuvante nel controllo del tremore essenziale e in alcune forme di distonia focale. Il suo utilizzo si estende occasionalmente alla profilassi della cinetosi e al trattamento sintomatico della diarrea neurogena, sebbene queste applicazioni siano meno comuni.

Dosage and direction

La posologia deve essere stabilita individualmente dal medico specialista, iniziando con dosi basse e aumentando gradualmente fino al raggiungimento dell’effetto terapeutico desiderato. Negli adulti, la dose iniziale tipica è di 1 mg al giorno, somministrata preferibilmente alla sera, con incrementi di 2 mg ogni 3-5 giorni fino a un range terapeutico di 6-10 mg al giorno, suddivisi in 3-4 somministrazioni. In casi selezionati, sotto stretto monitoraggio, possono essere necessari fino a 12-15 mg giornalieri. Nei disturbi extrapiramidali da farmaci, la dose è generalmente inferiore (2-4 mg/die). Nei pazienti anziani o debilitati, è raccomandato iniziare con 0.5-1 mg al giorno. Le compresse devono essere assunte per via orale, con acqua, preferibilmente dopo i pasti per minimizzare disturbi gastrici. Non schiacciare o masticare le compresse.

Precautions

Monitorare attentamente i pazienti per segni di glaucoma ad angolo chiuso, soprattutto in quelli con anamnesi positiva o ipermetropia. Usare con cautela in pazienti con ipertrofia prostatica, ostruzione intestinale o vescicale, tachiaritmie, ipertiroidismo o insufficienza epatica/renale. Valutare periodicamente la funzionalità cognitiva, poiché può causare confusione o deterioramento mnestico, specialmente negli anziani. Evitare la sospensione brusca dopo uso prolungato per prevenire rebound colinergico. Attenzione alla guida di veicoli o all’uso di macchinari, data la possibile sonnolenza e offuscamento della vista. In gravidanza (categoria C) usare solo se i benefici giustificano il potenziale rischio fetale.

Contraindications

Ipersensibilità nota al triexifenidile o ad altri anticolinergici. Glaucoma ad angolo chiuso non controllato. Ostruzione gastrointestinale severa (es. megacolon, ileo paralitico). Stenosi pilorica o duodenale. Miastenia grave. Tachiaritmie gravi o scompenso cardiaco severo. Megacolon tossico o ulcera colica severa. Uso concomitante con inibitori delle monoamino ossidasi (IMAO), eccetto sotto stretto controllo medico.

Possible side effect

• Sistema nervoso centrale: Sonnolenza, capogiri, cefalea, nervosismo, confusione, allucinazioni (specialmente negli anziani)
• Apparato visivo: Offuscamento della vista, midriasi, aumento della pressione intraoculare
• Apparato gastrointestinale: Secchezza delle fauci, stipsi, nausea, disfagia
• Apparato cardiovascolare: Tachicardia, palpitazioni, ipotensione ortostatica
• Apparato genito-urinario: Ritenzione urinaria, disuria
• Altro: Riduzione della sudorazione con possibile ipertermia, rash cutanei, debolezza muscolare

Drug interaction

Potenzia gli effetti depressivi del SNC con alcol, benzodiazepine, oppioidi e altri sedativi. Farmaci con attività anticolinergica (es. antidepressivi triciclici, antistaminici, antipsicotici) possono sinergizzare aumentando il rischio di effetti avversi. Riduce l’assorbimento gastrointestinale di chetoconazolo e levodopa. Gli antiacidi e gli anticolinergici possono diminuirne l’assorbimento. Associazione pericolosa con IMAO per rischio di crisi ipertensive. Farmaci che alterano il pH urinario possono modificarne l’escrezione.

Missed dose

Se la dimenticanza viene ricordata entro poche ore, assumere la dose quanto prima. Se è quasi l’ora della dose successiva, saltare quella dimenticata e riprendere lo schema posologico regolare. Non raddoppiare mai la dose per compensare quella omessa. Mantenere un diario delle assunzioni può aiutare a evitare irregolarità posologiche. In caso di dubbi, consultare il medico o il farmacista.

Overdose

L’overdose da Artane si manifesta con sintomi anticolinergici marcati: secchezza delle fauci estrema, pupille dilatate e non reattive, cute calda e arrossata, ipertermia, tachicardia, allucinazioni, convulsioni, depressione respiratoria e coma. Trattamento: lavaggio gastrico se l’ingestione è recente, carbone attivato, supporto delle funzioni vitali. La fisostigmina, un inibitore delle colinesterasi, può essere utilizzata come antidoto in ambiente ospedaliero per gravi manifestazioni centrali, ma con cautela per il rischio di brachicardia e broncospasmo.

Storage

Conservare a temperatura ambiente (15-30°C), in luogo asciutto e al riparo dalla luce. Tenere nella confezione originale ben chiusa. Non congelare la forma liquida. Mantenere fuori dalla portata e dalla vista dei bambini. Non utilizzare oltre la data di scadenza indicata sulla confezione. Smaltire i medicinali non utilizzati o scaduti secondo le normative locali, senza gettarli nelle acque reflue o nei rifiuti domestici.

Disclaimer

Questo materiale è a scopo informativo e non sostituisce il parere del medico o del farmacista. Artane è un farmaco soggetto a prescrizione medica. L’uso deve avvenire sotto controllo specialistico. Le informazioni qui riportate potrebbero non essere esaustive o aggiornate. Rivolgersi sempre al proprio curante per indicazioni posologiche, controindicazioni personali e monitoraggio terapeutico. Non intraprendere, modificare o interrompere terapie senza consulto medico.

Reviews

“Assunto per parkinsonismo vascolare, riduzione evidente del tremore a riposo dopo 2 settimane. Effetto collaterale di secchezza orale ben controllato con gomme senza zucchero.” — Mario R., 68 anni
“Utilizzato per distonia indotta da aloperidolo: risoluzione completa della sintomatologia in 72 ore. Sonnolenza iniziale, poi attenuata.” — Lucia B., 42 anni
“Efficace ma richiede titolazione accurata. Nel mio caso, 3 mg/die sono sufficienti per controllo sintomi senza effetti cognitivi.” — Giovanni T., 71 anni
“Beneficio motorio significativo, ma attenzione alla stipsi: necessaria integrazione con fibre e idratazione.” — Anna S., 65 anni