Cardura

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Cardura: Controllo Efficace dell'Ipertensione e dei Sintomi Prostatici

Cardura (doxazosina) è un farmaco appartenente alla classe degli alfa-bloccanti selettivi, ampiamente utilizzato nel trattamento dell’ipertensione arteriosa e dei sintomi associati all’iperplasia prostatica benigna (IPB). La sua azione si esplica attraverso il rilassamento della muscolatura liscia vascolare e prostatica, favorendo una riduzione della pressione sanguigna e un miglioramento del flusso urinario. La formulazione a rilascio modificata garantisce un profilo farmacocinetico ottimale, consentendo una somministrazione monosomministrazione giornaliera e migliorando l’aderenza terapeutica. Prescritto esclusivamente sotto controllo medico, rappresenta una soluzione terapeutica consolidata per pazienti con comorbilità cardiovascolari e urologiche.

Caratteristiche Principali

  • Principio attivo: Doxazosina mesilato
  • Classe farmacologica: Alfabloccante adrenergico selettivo (α1)
  • Forme farmaceutiche disponibili: Compresse da 1 mg, 2 mg, 4 mg
  • Meccanismo d’azione: Blocco selettivo dei recettori α1-adrenergici
  • Profilo farmacocinetico: Emivita di 19-22 ore, biodisponibilità ~65%
  • Metabolismo: Epatico (citocromo P450 3A4)
  • Eliminazione: Principalmente fecale (61%) e urinaria (21%)

Benefici Terapeutici

  • Riduzione significativa della pressione arteriosa sistolica e diastolica
  • Miglioramento dei sintomi del tratto urinario inferiore (LUTS) nell’IPB
  • Aumento del flusso urinario massimo (Qmax) e riduzione del residuo post-minzionale
  • Effetto benefico sul profilo lipidico (lieve riduzione di colesterolo LDL e trigliceridi)
  • Monosomministrazione giornaliera che favorisce l’aderenza alla terapia
  • Rapido inizio d’azione con effetto terapeutico evidente entro 1-2 settimane

Indicazioni d’Uso Principali

Cardura è indicato per il trattamento dell’ipertensione arteriosa essenziale, sia in monoterapia che in associazione con altri antipertensivi di classi diverse (diuretici, beta-bloccanti, ACE-inibitori o calcio-antagonisti). Trova inoltre impiego nel trattamento dei segni e sintomi dell’iperplasia prostatica benigna, dove migliora il flusso urinario e riduce l’ostruzione cervico-uretrale. In alcuni casi selezionati, può essere utilizzato nel trattamento dell’ipertensione associata a feocromocitoma, previa adeguata terapia alfa-bloccante.

Posologia e Modalità d’Uso

Il trattamento con Cardura deve essere iniziato sotto stretto controllo medico. Per l’ipertensione: dose iniziale di 1 mg una volta al giorno, da assumere preferibilmente alla sera. La dose può essere gradualmente aumentata fino a 4 mg/die, con incrementi non prima di 1-2 settimane. Per l’IPB: dose iniziale di 1 mg/die, con possibili aumenti fino a 8 mg/die in base alla risposta clinica. Nei pazienti anziani o con insufficienza epatica è raccomandata una titolazione più cauta. Le compresse devono essere deglutite intere con acqua, indipendentemente dai pasti.

Precauzioni d’Uso

Monitorare attentamente la pressione arteriosa specialmente all’inizio del trattamento e dopo ogni modifica posologica. Attenzione particolare nei pazienti con stenosi aortica o mitralica per il rischio di ipotensione sintomatica. Valutare periodicamente la funzionalità epatica durante terapia prolungata. Evitare bruschi cambiamenti posturali per prevenire episodi di ipotensione ortostatica. Nei pazienti diabetici, monitorare la glicemia per possibile potenziamento dell’effetto ipoglicemizzante. Utilizzare con cautela in pazienti con storia di sincope vasovagale.

Controindicazioni

Ipersensibilità accertata alla doxazosina o ad altri chinazoline. Scompenso cardiaco congestizio di grado severo. Ipotensione sintomatica. Gravi insufficienze epatiche (Child-Pugh C). Stenosi gastrointestinali o condizioni che possano compromettere l’assorbimento del farmaco. Non raccomandato in gravidanza e allattamento (categoria C FDA). Controindicato in associazione con altri alfa-bloccanti.

Possibili Effetti Collaterali

Gli effetti avversi più comuni includono: capogiro (19%), cefalea (14%), astenia (12%), ipotensione ortostatica (4%), sincope (0.7%). Meno frequentemente: palpitazioni, tachicardia, secchezza delle fauci, nausea, diarrea, costipazione. Raramente: priapismo, rinite, visione offuscata, rash cutanei. Molto raramente: leucopenia, trombocitopenia, alterazioni della funzionalità epatica. La maggior parte degli effetti collaterali si manifesta durante la fase di titolazione e tende a ridursi con la prosecuzione della terapia.

Interazioni Farmacologiche

Potenziale interazione con altri antipertensivi (effetto ipotensivo additivo). Farmaci inibitori del CYP3A4 (ketoconazolo, ritonavir, eritromicina) possono aumentare le concentrazioni plasmatiche di doxazosina. Induttori del CYP3A4 (rifampicina, fenitoina) possono ridurne l’efficacia. Possibile potenziamento dell’effetto ipotensivo con PDE5-inibitori (sildenafil, tadalafil). Attenzione all’associazione con diuretici e beta-bloccanti per aumentato rischio di ipotensione. Monitorare l’INR in pazienti in terapia con warfarin.

Dimenticanza della Dose

In caso di dimenticanza, assumere la dose il più presto possibile, a meno che non sia quasi l’ora della dose successiva. Non raddoppiare mai la dose per compensare quella dimenticata. Se si salta una dose, riprendere la posologia regolare il giorno seguente. Nei pazienti ipertesi, monitorare i valori pressori dopo una dose dimenticata. Non interrompere bruscamente il trattamento senza consultare il medico.

Sovradosaggio

In caso di sovradosaggio, i sintomi principali sono ipotensione marcata, shock circolatorio, bradicardia. Trattamento sintomatico con posizionamento in Trendelenburg, somministrazione di liquidi per via endovenosa e vasocostrittori (fenilefrina o noradrenalina). Non esiste antidoto specifico. L’emodialisi non è efficace data l’elevata legame proteico. Monitoraggio continuo dei parametri emodinamici in ambiente ospedaliero.

Conservazione

Conservare a temperatura non superiore a 30°C, in luogo asciutto e al riparo dalla luce. Tenere fuori dalla portata dei bambini. Non utilizzare dopo la data di scadenza indicata sulla confezione. Le compresse devono essere conservate nella confezione originale per proteggerle dall’umidità. Non utilizzare se si nota alterazione del colore o integrità delle compresse.

Avvertenze e Disclaimer

Cardura è un farmaco soggetto a prescrizione medica. Le informazioni fornite hanno scopo puramente informativo e non sostituiscono il parere del medico curante. Il trattamento deve essere personalizzato in base alle caratteristiche del paziente e monitorato periodicamente. Non interrompere la terapia senza consultare il medico. In caso di effetti indesiderati persistenti, rivolgersi immediatamente al proprio medico o farmacista.

Esperienze Cliniche e Valutazioni

Studi clinici randomizzati hanno dimostrato l’efficacia di Cardura nel ridurre la pressione arteriosa di 10-15 mmHg (sistolica) e 5-10 mmHg (diastolica) dopo 12 settimane di trattamento. Nei pazienti con IPB, si osserva un miglioramento del punteggio IPSS di 4-6 punti e un aumento del Qmax di 2-4 mL/s. La tollerabilità generale è buona, con tassi di sospensione della terapia inferiori al 5% nella maggior parte degli studi. L’effetto “first-dose” (ipotensione dopo prima assunzione) è ben controllabile con l’inizio a basso dosaggio e la somministrazione serale.