Cleocin

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Cleocin: Trattamento Efficace per Infezioni Batteriche Gravi

Cleocin (clindamicina) è un antibiotico ad ampio spettro appartenente alla classe dei lincosamidi, indicato per il trattamento di infezioni batteriche moderate e gravi causate da microrganismi sensibili. La sua formulazione, disponibile in capsule, soluzione iniettabile e gel topico, offre flessibilità terapeutica in diverse setting clinici. Agisce inibendo la sintesi proteica batterica, dimostrando particolare efficacia contro anaerobi, streptococchi e stafilococchi, inclusi ceppi resistenti ad altri antibiotici. La scelta di Cleocin si basa sul profilo di sensibilità del patogeno, sulla sede dell’infezione e sulle condizioni cliniche del paziente.

Caratteristiche

  • Principio attivo: clindamicina (come clindamicina fosfato o clindamicina cloridrato)
  • Forme farmaceutiche: capsule da 150 mg e 300 mg; soluzione iniettabile per uso intramuscolare o endovenoso; gel topico al 2%
  • Meccanismo d’azione: inibizione della sintesi proteica batterica mediante legame alla subunità 50S dei ribosomi
  • Spettro d’azione: attivo contro batteri Gram-positivi (inclusi MRSA sensibili), anaerobi, e alcuni protozoi
  • Emivita: circa 2-3 ore, con metabolismo epatico ed eliminazione biliare e urinaria

Benefici

  • Efficacia dimostrata nelle infezioni anaerobiche severe, come ascessi intra-addominali e infezioni pelviche
  • Alternativa terapeutica in pazienti con ipersensibilità alle penicilline o in casi di resistenza ad altri antibiotici
  • Rapida penetrazione tissutale, con concentrazioni efficaci in ossa, articolazioni e tessuti molli
  • Opzione topica per il trattamento dell’acne infiammatoria e delle infezioni cutanee superficiali
  • Somministrazione flessibile (orale, parenterale, topica) adattabile alla gravità dell’infezione

Utilizzo Comune

Cleocin è indicato per il trattamento di infezioni batteriche sostenute da microrganismi sensibili, tra cui: infezioni del tratto respiratorio inferiore (polmonite, ascesso polmonare); infezioni della pelle e dei tessuti molli (erisipela, cellulite, ascessi); infezioni ginecologiche (endometrite, ascessi tubo-ovarici); infezioni intra-addominali (peritonite, ascessi); infezioni osteoarticolari; e profilassi preoperatoria in chirurgia. Il gel topico è utilizzato specificamente per l’acne volgare di grado moderato.

Posologia e Somministrazione

La posologia deve essere personalizzata in base al tipo e alla gravità dell’infezione, alla funzione epatica e renale del paziente e alla via di somministrazione.

  • Adulti (orale): 150–450 mg ogni 6 ore, per 7–10 giorni o fino a risoluzione dell’infezione.
  • Adulti (parenterale): 600–2700 mg/die, suddivisi in 2–4 somministrazioni endovenose o intramuscolari.
  • Gel topico: applicare uno strato sottillo sulle aree interessate due volte al giorno.
    Nei pazienti con insufficienza epatica o renale, è necessario un aggiustamento posologico. La terapia non deve essere interrotta precocemente anche in caso di miglioramento sintomatologico.

Precauzioni

Prima di iniziare il trattamento con Cleocin, valutare la storia clinica del paziente, con particolare attenzione a pregresse reazioni di ipersensibilità, malattie gastrointestinali (soprattutto colite) e funzionalità epatica/renale. Monitorare i segni di sovrainfezione o colite pseudomembranosa (diarrea grave, crampi addominali). Evitare l’uso prolungato per ridurre il rischio di resistenza batterica. In gravidanza, utilizzare solo se strettamente necessario (categoria B). Durante l’allattamento, valutare il rapporto beneficio-rischio poiché la clindamicina è escreta nel latte materno.

Controindicazioni

Ipersensibilità nota alla clindamicina, alla lincomicina o ad eccipienti contenuti nella formulazione; storia di colite pseudomembranosa, enterite regionale o colite ulcerosa; concomitante somministrazione con farmaci che prolungano l’intervallo QT (es. chinolonici) in assenza di monitoraggio cardiaco.

Possibili Effetti Collaterali

Gli effetti avversi più comuni includono disturbi gastrointestinali (nausea, vomito, diarrea, dolore addominale), rash cutanei e alterazioni del gusto. Effetti gravi ma rari comprendono colite pseudomembranosa (potenzialmente fatale), reazioni anafilattiche, tossicità epatica, neutropenia e sindrome di Stevens-Johnson. Il gel topico può causare secchezza, desquamazione e irritazione cutanea nella sede di applicazione.

Interazioni Farmacologiche

Cleocin può potenziare l’effetto di farmaci bloccanti neuromuscolari (es. succinilcolina). Evitare la concomitante somministrazione con antagonisti della motilità intestinale (es. loperamide) per aumentato rischio di colite grave. Ridotta efficacia di contraccettivi orali è possibile. Monitorare i livelli plasmatici di farmaci metabolizzati dal citocromo P450.

Dose Dimenticata

In caso di dimenticanza di una dose orale, assumere non appena possibile, salvo che non sia vicino l’orario della dose successiva. Non raddoppiare la dose. Per la formulazione iniettabile, seguire lo schema posologico stabilito senza modifiche autonome.

Sovradosaggio

Il sovradosaggio può manifestarsi con sintomi gastrointestinali severi. Non esiste antidoto specifico; il trattamento è sintomatico e di supporto, con monitoraggio delle funzioni vitali. L’emodialisi non è efficace per l’eliminazione della clindamicina.

Conservazione

Conservare a temperatura ambiente (15–30°C), in contenitore ben chiuso e al riparo da luce e umidità. Non congelare la soluzione iniettabile. Tenere fuori dalla portata dei bambini. Non utilizzare oltre la data di scadenza indicata sulla confezione.

Avvertenza

Cleocin è un farmaco soggetto a prescrizione medica. Non utilizzare per infezioni virali o auto-diagnosticate. La resistenza batterica può svilupparsi in caso di uso improprio. Consultare il medico in caso di diarrea persistente durante il trattamento.

Recensioni

“Efficace in caso di ascesso dentario complicato, risoluzione in 5 giorni con terapia orale. Tollerabilità discreta, lieve nausea.” – Dott. Rossi, infettivologo
“Ottima opzione per acne infiammatoria resistente ai trattamenti topici convenzionali. Effetti collaterali cutanei minimi.” – Dott.ssa Bianchi, dermatologa
“Utilizzo parenterale in sepsi addominale con ottimo outcome. Monitoraggio attento per diarrea consigliato.” – Dott. Verdi, chirurgo