Clozaril (clozapina) rappresenta un antipsicotico atipico di seconda generazione, indicato specificamente per il trattamento della schizofrenia resistente al trattamento in pazienti adulti. Il suo meccanismo d’azione unico, che agisce su multiple vie dopaminergiche e serotoninergiche, lo distingue dagli altri antipsicotici, offrendo un profilo terapeutico particolarmente efficace dove altri farmaci hanno fallito. L’utilizzo di Clozaril richiede un attento monitoraggio ematologico a causa del rischio di agranulocitosi, rendendo necessaria una stretta sorveglianza clinica durante tutto il trattamento.

Caratteristiche

• Principio attivo: Clozapina
• Classe terapeutica: Antipsicotico atipico
• Formulazioni disponibili: Compresse da 25 mg e 100 mg
• Meccanismo d’azione: Antagonista dei recettori della dopamina D1, D2, D3, D4 e della serotonina 5-HT2A
• Profilo farmacocinetico: Emivita di 12-16 ore, picco plasmatico in 2-4 ore
• Metabolismo epatico tramite citocromo P450 (principalmente CYP1A2, CYP3A4)

Benefici

• Efficacia superiore nella schizofrenia resistente al trattamento rispetto agli antipsicotici convenzionali
• Riduzione significativa dei sintomi positivi e negativi della schizofrenia
• Minore incidenza di effetti extrapiramidali rispetto agli antipsicotici tipici
• Miglioramento della qualità della vita e del funzionamento sociale
• Riduzione del rischio di comportamenti suicidari in pazienti schizofrenici
• Effetto benefico sui sintomi affettivi associati alla schizofrenia

Utilizzo comune

Clozaril è indicato per il trattamento della schizofrenia resistente in pazienti adulti che non hanno risposto adeguatamente ad almeno due diversi antipsicotici, di cui uno atipico. Viene inoltre utilizzato nella riduzione del rischio di comportamento suicidario ricorrente in pazienti con schizofrenia o disturbo schizoaffettivo. Il trattamento deve essere iniziato solo dopo attenta valutazione del rapporto beneficio/rischio e con adeguato monitoraggio ematologico.

Posologia e somministrazione

Il trattamento con Clozaril deve essere iniziato con una dose di 12,5 mg una o due volte al giorno, con graduali aumenti della dose di 25-50 mg al giorno. La dose di mantenimento usuale è di 300-450 mg al giorno, da somministrarsi in dosi divise, preferibilmente dopo i pasti. La dose massima giornaliera non dovrebbe superare i 900 mg. È fondamentale che la titolazione avvenga gradualmente sotto stretto controllo medico, con monitoraggio regolare dei parametri ematici.

Precauzioni

Prima di iniziare il trattamento con Clozaril, è obbligatorio eseguire esami ematici completi per escludere condizioni preesistenti. Durante il trattamento, devono essere effettuati controlli ematologici settimanali per le prime 18 settimane, poi mensilmente. I pazienti devono essere monitorati per segni di infezione, febbre, debolezza o mal di gola. Particolare attenzione va posta al rischio di sindrome metabolica, iperglicemia, aumento di peso e alterazioni lipidiche. Il trattamento deve essere sospeso immediatamente in caso di riduzione dei neutrofili al di sotto di 1500/μL.

Controindicazioni

Clozaril è controindicato in pazienti con ipersensibilità nota alla clozapina o ad qualsiasi eccipiente della formulazione. È controindicato in caso di grave insufficienza epatica, renale o cardiaca, epilessia non controllata, intossicazione da alcol o farmaci CNS-depressivi, e in pazienti con storia di agranulocitosi o grave leucopenia indotta da farmaci. L’uso è controindicato in combinazione con farmaci che sopprimono il midollo osseo.

Possibili effetti collaterali

• Agranulocitosi (1-2% dei casi, richiede monitoraggio obbligatorio)
• Leucopenia e neutropenia
• Convulsioni (dose-dipendente, 3-5% dei pazienti)
• Tachicardia, ipotensione ortostatica
• Sialorrea (eccessiva salivazione)
• Febbre, sedazione, vertigini
• Aumento di peso, iperglicemia, dislipidemia
• Stipsi, che può progredire fino all’ileo paralitico
• Miocardite (rara ma potenzialmente fatale)

Interazioni farmacologiche

Clozaril presenta numerose interazioni significative. Farmaci che sopprimono il midollo osseo (chemioterapici, alcuni antibiotici) aumentano il rischio di agranulocitosi. Inibitori del CYP1A2 (fluvoxamina, ciprofloxacina) aumentano i livelli plasmatici di clozapina, mentre induttori enzimatici (carbamazepina, fumo di sigaretta) li diminuiscono. L’associazione con benzodiazepine e altri depressori del SNC potenzia la sedazione. Farmaci antiipertensivi possono potenziare l’ipotensione. L’uso concomitante con litio aumenta il rischio di effetti neurologici.

Dose dimenticata

In caso di dimenticanza di una dose, il paziente deve assumerla il prima possibile, a meno che non sia quasi l’ora della dose successiva. Non raddoppiare mai la dose per compensare quella dimenticata. Se sono trascorse più di 48 ore dall’ultima dose, contattare immediatamente il medico per valutare la necessità di retitolazione, poiché la sospensione brusca può causare sintomi di astinenza e ricaduta psicotica.

Sovradosaggio

Il sovradosaggio di Clozaril si manifesta con sedazione profonda, coma, convulsioni, aritmie cardiache, ipotensione grave e depressione respiratoria. Il trattamento è sintomatico e di supporto, con monitoraggio cardiaco continuo. Non esiste un antidoto specifico. La lavanda gastrica può essere considerata se il paziente viene visto entro 1-2 ore dall’ingestione. L’emodialisi non è efficace data l’elevata lipofilia e il forte legame proteico del farmaco.

Conservazione

Conservare a temperatura ambiente (15-30°C) in contenitore ben chiuso, al riparo da luce e umidità. Tenere fuori dalla portata dei bambini. Non utilizzare oltre la data di scadenza indicata sulla confezione. Le compresse devono essere conservate nella loro confezione originale per proteggerle dall’umidità.

Avvertenza

Clozaril può causare agranulocitosi grave, potenzialmente fatale, che richiede monitoraggio ematologico obbligatorio. Il trattamento è controindicato in pazienti con storia di ipersensibilità alla clozapina o con incapacità di sottoporsi a regolari esami del sangue. Può causare convulsioni, miocardite e altri effetti avversi gravi. Utilizzare solo sotto stretto controllo medico in pazienti selezionati che non rispondono ad altri trattamenti.

Recensioni

I dati clinici dimostrano che Clozaril rappresenta il gold standard per il trattamento della schizofrenia resistente, con studi che mostrano tassi di risposta del 30-60% in pazienti precedentemente refrattari. I pazienti che rispondono al trattamento mostrano miglioramenti significativi nella sintomatologia positiva e negativa, con riduzione delle ospedalizzazioni. Tuttavia, la necessità di monitoraggio ematologico frequente e il profilo di effetti avversi richiedono un’attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio da parte dello psichiatra esperto.