| Dosaggio del prodotto: 200mg | |||
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Sinonimi | |||
Copegus: Trattamento Antivirale Efficace per l'Epatite C Cronica
Copegus (ribavirina) è un farmaco antivirale essenziale utilizzato in combinazione con interferone pegilato o altri agenti antivirali ad azione diretta per il trattamento dell’epatite C cronica. Questo medicinale agisce inibendo la replicazione virale, contribuendo significativamente alla soppressione della carica virale e all’aumento delle probabilità di risposta virologica sostenuta. La terapia combinata con Copegus rappresenta uno standard terapeutico consolidato nella gestione dell’infezione da HCV, offrendo ai pazienti un’opzione terapeutica efficace e ben caratterizzata. L’utilizzo appropriato sotto supervisione medica specializzata è fondamentale per massimizzare i benefici terapeutici e minimizzare i potenziali effetti avversi.
Caratteristiche
- Principio attivo: ribavirina 200 mg
- Forma farmaceutica: compresse rivestite
- Presentazione: blister da 84/168/210 compresse
- Classificazione: farmaco soggetto a prescrizione medica
- Meccanismo d’azione: inibitore della replicazione virale
- Emivita: circa 120-170 ore nei globuli rossi
- Eliminazione: principalmente renale e fecale
Benefici
- Aumenta significativamente le percentuali di risposta virologica sostenuta (SVR)
- Riduce la carica virale dell’HCV in combinazione con altri antivirali
- Diminuisce il rischio di progressione della fibrosi epatica
- Migliora i parametri biochimici epatici (transaminasi)
- Contribuisce alla prevenzione delle complicanze epatiche a lungo termine
- Offre un profilo di efficacia consolidato da studi clinici estesi
Utilizzo Comune
Copegus è indicato per il trattamento dell’epatite C cronica negli adulti in combinazione con interferone pegilato alfa-2a o alfa-2b, oppure con regimi terapeutici contenenti antivirali ad azione diretta (DAA). Il trattamento è riservato a pazienti con HCV RNA rilevabile, con compenso epatico e senza controindicazioni specifiche. La terapia viene personalizzata in base al genotipo virale, al grado di fibrosi epatica e alla risposta virologica precedente. La durata del trattamento varia tipicamente tra 12 e 48 settimane, a seconda delle caratteristiche del paziente e del regime terapeutico scelto.
Dosaggio e Somministrazione
Il dosaggio di Copegus viene stabilito individualmente considerando il peso corporeo del paziente e il genotipo dell’HCV. Per pazienti con genotipo 1 o 4: 1000 mg/giorno (≤75 kg) o 1200 mg/giorno (>75 kg) in due dosi divise. Per genotipo 2 o 3: 800 mg/giorno in due dosi. Le compresse devono essere assunte per via orale con i pasti per migliorare l’assorbimento. La durata del trattamento è generalmente di 24 settimane per i genotipi 2 e 3, e di 48 settimane per i genotipi 1 e 4, salvo diversa indicazione medica basata sulla risposta virologica. È fondamentale rispettare scrupolosamente gli orari di assunzione per mantenere concentrazioni plasmatiche ottimali.
Precauzioni
Prima di iniziare il trattamento con Copegus, è obbligatorio eseguire test di gravidanza nelle donne in età fertile e utilizzare due metodi contraccettivi efficaci durante la terapia e per 6 mesi successivi. Monitorare regolarmente emocromo completo, funzionalità tiroidea, creatinina e acido urico. Valutare la funzionalità cardiaca in pazienti con preesistenti cardiopatie. Controllare frequentemente i livelli di emoglobina, considerando una riduzione del dosaggio in caso di anemia significativa. Evitare la somministrazione in pazienti con insufficienza renale severa senza adeguato aggiustamento posologico. Monitorare lo stato psicologico per possibili disturbi depressivi.
Controindicazioni
- Gravidanza e allattamento
- Ipersensibilità accertata alla ribavirina o eccipienti
- Insufficienza epatica scompensata (Child-Pugh B e C)
- Malattie autoimmuni non controllate
- Emoglobinopatie (anemia falciforme, talassemia major)
- Gravi cardiopatie ischemiche o scompenso cardiaco
- Insufficienza renale grave (clearance creatinina <50 mL/min)
- Trapianto d’organo solido in terapia immunosoppressiva
- Co-somministrazione con didanosina
Possibili Effetti Collaterali
Gli effetti avversi più comuni includono anemia emolitica dose-dipendente (fino al 10-20% dei pazienti), astenia, cefalea, nausea e prurito. Frequentemente si osservano: insonnia, irritabilità, depressione, rash cutanei, artralgie, mialgie, dispepsia e perdita di peso. Meno comuni sono: tosse secca, dispnea, tachicardia, ipotiroidismo, alopecia e secchezza cutanea. Rari ma gravi: pancitopenia, anemia aplastica, emolisi severa, crisi ipertensiva, miocardite, pancreatite e sindrome di Stevens-Johnson. La maggior parte degli effetti collaterali sono reversibili alla sospensione del trattamento.
Interazioni Farmacologiche
Copegus può potenziare la tossicità ematologica di zidovudina e azatioprina. L’associazione con didanosina è controindicata per rischio di acidosi lattica. Antiacidi e antiemetici possono ridurre l’assorbimento gastrointestinale. Farmaci epatotossici possono aumentare il rischio di danno epatico. Immunosoppressori possono alterare la risposta immunitaria. Warfarin e anticoagulanti orali richiedono monitoraggio frequente dell’INR. Interazioni significative con nucleosidi analoghi e farmaci che influenzano il metabolismo ossidativo. È essenziale informare il medico di tutti i farmaci assunti, inclusi fitoterapici e integratori.
Dose Dimenticata
In caso di dimenticanza di una dose, assumere il prima possibile se il tempo rimanente fino alla dose successiva è superiore a 6 ore. Se mancano meno di 6 ore alla dose successiva, saltare la dose dimenticata e proseguire con il normale schema posologico. Non raddoppiare mai la dose per compensare quella dimenticata. Mantenere un diario delle assunzioni può aiutare a migliorare l’aderenza terapeutica. Informare il medico in caso di frequenti dimenticanze, poiché ciò potrebbe compromettere l’efficacia del trattamento.
Sovradosaggio
Il sovradosaggio acuto di ribavirina può causare anemia emolitica severa, iperuricemia, danno epatico e tossicità cardiaca. I sintomi includono dispnea, tachicardia, ittero e confusione mentale. Non esiste antidoto specifico; il trattamento è sintomatico e di supporto, inclusa eventuale trasfusione di emazie concentrate in caso di anemia severa. L’emodialisi non è efficace data l’elevata emivita e l’ampio volume di distribuzione. In caso di sospetto sovradosaggio, rivolgersi immediatamente al pronto soccorso e informare il medico curante.
Conservazione
Conservare Copegus nella confezione originale a temperatura ambiente (15-30°C), al riparo da luce e umidità. Tenere fuori dalla portata e dalla vista dei bambini. Non utilizzare oltre la data di scadenza indicata sulla confezione. Le compresse devono essere mantenute integre nel blister fino al momento dell’uso. Non conservare in bagno o in cucina dove potrebbero essere esposte a sbalzi termici e umidità. Smaltire eventuali compresse avanzate secondo le normative locali per i farmaci.
Avvertenza
Questo farmaco richiede prescrizione medica e supervisione specialistica durante tutto il trattamento. Non interrompere la terapia senza consultare il medico. Le donne in età fertile e i loro partner devono utilizzare contraccettivi efficaci durante il trattamento e per 6 mesi dopo la fine della terapia. I pazienti devono essere monitorati regolarmente per eventuali effetti avversi ematologici, psichiatrici e cardiologici. L’efficacia del trattamento dipende dall’aderenza terapeutica e dal rispetto delle indicazioni mediche.
Recensioni e Esperienze
I dati clinici dimostrano che Copegus in combinazione con interferone pegilato raggiunge tassi di risposta virologica sostenuta del 40-50% nei genotipi 1 e 4, e del 70-80% nei genotipi 2 e 3. I pazienti riferiscono generalmente buona tollerabilità, sebbene gli effetti collaterali ematologici e la fatigue possano rappresentare sfide significative durante il trattamento. L’esperienza clinica ventennale conferma l’efficacia del farmaco quando utilizzato secondo le indicazioni, con particolare attenzione al monitoraggio degli effetti avversi. I nuovi regimi terapeutici che combinano Copegus con DAA mostrano ulteriori miglioramenti nell’efficacia e nel profilo di tollerabilità.
