Effexor XR

Effexor XR

Price from 47.00 $
Dosaggio del prodotto: 150mg
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Effexor XR: Trattamento Antidepressivo a Rilascio Prolungato

Effexor XR (cloridrato di venlafaxina) è un antidepressivo appartenente alla classe degli inibitori della ricaptazione della serotonina e noradrenalina (SNRI), indicato per il trattamento del disturbo depressivo maggiore, del disturbo d’ansia generalizzata, del disturbo di panico e del disturbo d’ansia sociale. Il suo meccanismo d’azione duale agisce modulando i livelli di neurotrasmettitori chiave coinvolti nella regolazione dell’umore e dell’ansia. La formulazione a rilascio prolungato consente una somministrazione una volta al giorno, migliorando l’aderenza terapeutica e stabilizzando le concentrazioni plasmatiche. Prescritto esclusivamente sotto controllo medico, rappresenta un’opzione terapeutica consolidata per pazienti che necessitano di un intervento farmacologico mirato.

Caratteristiche

  • Principio attivo: cloridrato di venlafaxina
  • Formulazione: capsule a rilascio prolungato
  • Dosaggi disponibili: 37,5 mg, 75 mg, 150 mg
  • Meccanismo d’azione: inibitore della ricaptazione della serotonina e noradrenalina (SNRI)
  • Profilo farmacocinetico: emivita di approximately 5±2 ore (venlafaxina) e 11±2 ore (metabolita attivo O-desmetilvenlafaxina)
  • Modalità di somministrazione: orale, una volta al giorno con cibo

Benefici

  • Miglioramento significativo dei sintomi depressivi entro 2-4 settimane di trattamento
  • Riduzione dell’ansia patologica e degli attacchi di panico
  • Effetto ansiolitico senza sedazione eccessiva nella maggior parte dei pazienti
  • Profilo di efficacia mantenuto nel trattamento a lungo termine
  • Monodose giornaliera che favorisce l’aderenza terapeutica
  • Opzione terapeutica per pazienti con depressione resistente ad altri antidepressivi

Utilizzo Comune

Effexor XR è principalmente indicato per il trattamento del disturbo depressivo maggiore negli adulti, dimostrando efficacia sia nella fase acuta che nella prevenzione delle ricadute. Viene utilizzato nel disturbo d’ansia generalizzata, dove riduce i sintomi di preoccupazione eccessiva e tensione muscolare. Trova impiego nel disturbo di panico con o senza agorafobia, diminuendo frequenza e intensità degli attacchi. È approvato anche per il disturbo d’ansia sociale, migliorando le performance in situazioni sociali. Alcuni clinici lo prescrivono off-label per disturbi da stress post-traumatico, fibromialgia e neuropatia diabetica dolorosa.

Dosaggio e Somministrazione

Il trattamento inizia generalmente con 75 mg una volta al giorno, assunti con cibo per migliorare la tollerabilità gastrointestinale. Per pazienti anziani o con compromissione epatica, la dose iniziale raccomandata è 37,5 mg. Il dosaggio può essere incrementato gradualmente, con aumenti di 75 mg a intervalli non inferiori a 4 giorni, fino a un massimo di 225 mg giornalieri. Nei casi di depressione resistente, sotto stretto monitoraggio medico, possono essere utilizzati dosaggi fino a 375 mg/die. La capsula deve essere deglutita intera senza masticare, frantumare o aprire. La sospensione del trattamento richiede una riduzione graduale del dosaggio per almeno due settimane per minimizzare i sintomi da sospensione.

Precauzioni

Monitorare attentamente i pazienti per peggioramento della depressione, ideazione suicidaria o cambiamenti comportamentali insoliti, specialmente durante le prime settimane di trattamento. Valutare periodicamente la funzionalità epatica e la pressione arteriosa, poiché può causare ipertensione dose-dipendente. Utilizzare con cautela in pazienti con storia di glaucoma, ipertensione oculare, disturbi emorragici o episodi maniacali. Durante il trattamento evitare l’uso di alcol e attività che richiedono vigilanza mentale. In gravidanza, utilizzare solo se i benefici giustificano i potenziali rischi fetali. Durante l’allattamento valutare il rapporto rischio-beneficio considerando l’escrezione nel latte materno.

Controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o agli eccipienti. Contemporanea somministrazione con inibitori delle monoamino ossidasi (IMAO) o within 14 giorni dalla loro sospensione. Pazienti con glaucoma ad angolo chiuso non adeguatamente trattato. Grave insufficienza epatica (Child-Pugh C). Pazienti con disturbi emorragici attivi o in trattamento con anticoagulanti senza stretto monitoraggio. Controindicato in caso di ipertensione arteriosa non controllata o recente infarto miocardico.

Possibili Effetti Collaterali

Nausea (37%), cefalea (25%), secchezza delle fauci (22%), sonnolenza (23%), insonnia (18%), vertigini (19%), costipazione (15%), sudorazione aumentata (12%), nervosismo (13%), astenia (12%), anorexia (10%), disfunzione sessuale (12% negli uomini, 4% nelle donne). Meno frequentemente: visione offuscata, palpitazioni, aumento della pressione arteriosa, tremori, rash cutanei. Raramente: sindrome serotoninergica, iponatriemia, emorragie, mania, convulsioni. Segnalare immediatamente qualsiasi sintomo insolito al medico curante.

Interazioni Farmacologiche

Interazioni significative con IMAO (rischio di sindrome serotoninergica). Farmaci che inibano il CYP2D6 (chinidina, fluoxetina, paroxetina) possono aumentare i livelli di venlafaxina. Farmaci che inducono il CYP3A4 (carbamazepina, rifampicina) possono diminuirne le concentrazioni. Aumenta il rischio emorragico con warfarin, aspirina e FANS. Potenzia gli effetti di farmaci serotoninergici come triptani, tramadolo e linezolid. Interagisce con farmaci che prolungano l’intervallo QT. Monitorare attentamente l’associazione con diuretici per rischio di iponatriemia.

Dose Dimenticata

Se viene dimenticata una dose, assumerla non appena possibile lo stesso giorno. Se è quasi l’ora della dose successiva, saltare la dose dimenticata e riprendere il normale schema posologico. Non raddoppiare mai la dose per compensare quella dimenticata. Mantenere un intervallo minimo di 24 ore tra le dosi. In caso di dubbi, consultare il medico o il farmacista. L’aderenza terapeutica regolare è fondamentale per mantenere concentrazioni plasmatiche stabili e efficacia terapeutica ottimale.

Sovradosaggio

I sintomi includono: sonnolenza, vertigini, nausea, vomito, tachicardia, ipertensione, midriasi, convulsioni, aritmie cardiache, depressione respiratoria. In caso di sospetto sovradosaggio, ricercare immediatamente assistenza medica. Il trattamento è sintomatico e di supporto, con monitoraggio cardiaco e delle funzioni vitali. Non esiste antidoto specifico. La lavanda gastrica può essere considerata se effettuata entro breve tempo dall’ingestione. L’emodialisi non è efficace per l’eliminazione della venlafaxina.

Conservazione

Conservare a temperatura ambiente (15-30°C) in luogo asciutto, al riparo dalla luce e dall’umidità. Tenere fuori dalla portata e dalla vista dei bambini. Non utilizzare oltre la data di scadenza indicata sulla confezione. Le capsule devono essere mantenute nel blister originale fino al momento dell’uso. Non conservare in bagno o in auto dove temperature e umidità possono variare significativamente. Smaltire eventuali medicinali non utilizzati secondo le indicazioni del farmacista.

Avvertenza

Questo prodotto richiede prescrizione medica. Le informazioni fornite hanno scopo informativo e non sostituiscono il parere del medico. L’uso improprio può causare seri effetti avversi. Non interrompere bruscamente il trattamento senza consulto medico. La risposta terapeutica varia da paziente a paziente. Durante il trattamento evitare gravidanza senza adeguata contraccezione. In caso di effetti collaterali persistenti o gravi, consultare immediatamente il medico.

Esperienze Cliniche

Studi controllati dimostrano tassi di risposta del 60-70% nel disturbo depressivo maggiore dopo 8 settimane di trattamento. Meta-analisi confermano superiorità rispetto agli SSRI nei casi di depressione grave. I pazienti riportano miglioramento della qualità della vita e del funzionamento sociale. Alcuni studi segnalano efficacia superiore nel controllo dei sintomi somatici dell’ansia. L’analisi di mantenimento mostra riduzione del 50% del rischio di recidive depressive rispetto al placebo. I clinici riportano soddisfazione per il profilo di efficacia, pur sottolineando la necessità di attento monitoraggio degli effetti avversi.