| Dosaggio del prodotto: 10 mg | |||
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| Dosaggio del prodotto: 25 mg | |||
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Sinonimi | |||
Empagliflozin: Controllo Glicemico con Protezione Cardiorenale
Empagliflozin è un farmaco antidiabetico appartenente alla classe degli inibitori del cotrasportatore sodio-glucosio di tipo 2 (SGLT2). Approvato per il trattamento del diabete mellito di tipo 2, si distingue per il suo duplice meccanismo d’azione che non solo migliora il controllo glicemico attraverso l’escrezione urinaria di glucosio, ma offre anche dimostrati benefici cardiovascolari e renali. Il suo utilizzo è supportato da robusti dati clinici che ne confermano l’efficacia e la sicurezza in pazienti con comorbidità associate, posizionandolo come opzione terapeutica di prima linea in scenari clinici specifici. La sua somministrazione orale una volta al giorno ne facilita l’aderenza terapeutica.
Caratteristiche
- Principio attivo: empagliflozin
- Classe farmacologica: inibitore SGLT2
- Formulazione: compresse rivestite da 10 mg e 25 mg
- Meccanismo d’azione: inibizione selettiva del SGLT2 a livello tubulare renale
- Profilo farmacocinetico: emivita di circa 12 ore, adatto a somministrazione monosomministrazione giornaliera
- Metabolismo: principalmente tramite glucuronidazione
- Eliminazione: prevalentemente per via fecale (41.2%) e urinaria (54.4%)
- Non richiede aggiustamento posologico in base all’assunzione di cibo
Benefici
- Riduzione significativa dell’emoglobina glicata (HbA1c) con meccanismo insulin-indipendente
- Dimostrata riduzione del rischio di eventi cardiovascolari maggiori (MACE) in pazienti con malattia cardiovascolare aterosclerotica
- Protezione della funzione renale con rallentamento della progressione della nefropatia diabetica
- Modesta riduzione del peso corporeo (circa 2-3 kg) e della pressione arteriosa sistolica
- Minore rischio di ipoglicemie rispetto ad altri antidiabetici orali
- Effetto diuretico osmotico con potenziale beneficio in pazienti con scompenso cardiaco
Indicazioni principali
Il trattamento del diabete mellito di tipo 2 in adulti, in monoterapia o in combinazione con altri agenti ipoglicemizzanti, quando la dieta e l’esercizio fisico da soli non consentono un adeguato controllo glicemico. Particolarmente indicato in pazienti con:
- Malattia cardiovascolare accertata
- Fattori di rischio cardiovascolare multipli
- Nefropatia diabetica incipiente o conclamata
- Necessità di perdita di peso moderata
- Ipertensione arteriosa concomitante
Posologia e somministrazione
La dose raccomandata è di 10 mg una volta al giorno, al mattino, con o senza cibo. In pazienti che tollerano empagliflozin 10 mg una volta al giorno e che richiedono un ulteriore controllo glicemico, la dose può essere aumentata a 25 mg una volta al giorno. Nei pazienti con insufficienza renale (eGFR <60 mL/min/1.73 m²) non è raccomandato l’uso a causa della ridotta efficacia. Non richiede aggiustamento della dose in pazienti con insufficienza epatica da lieve a moderata (Child-Pugh classe A e B). L’uso in pazienti con insufficienza epatica grave (Child-Pugh classe C) non è raccomandato.
Precauzioni
Monitorare la funzionalità renale prima dell’inizio del trattamento e periodicamente durante la terapia. Valutare il volume intravascolare nei pazienti con ridotta funzione renale, negli anziani o in quelli che assumono diuretici. Rischio aumentato di chetoacidosi diabetica, anche in presenza di glicemia non elevata. Maggiore incidenza di infezioni genitali e del tratto urinario. Monitorare l’emoglobina glicata, la funzione renale e i parametri cardiovascolari a intervalli regolari. Considerare la sospensione temporanea in situazioni di stress acuto (interventi chirurgici, malattie acute).
Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o ad qualsiasi eccipiente. Insufficienza renale grave (eGFR inferiore a 30 mL/min/1.73 m²), dialisi. Chetoacidosi diabetica. Gravidanza e allattamento. Età pediatrica (<18 anni). Pazienti con storia di necrolisi epidermica tossica o reazioni cutanee gravi precedenti.
Effetti collaterali
Infezioni genitali (4-5% dei pazienti), infezioni del tratto urinario (7-9%), poliuria. Disidratazione e ipotensione (specialmente in pazienti anziani o in terapia con diuretici). Aumento dell’ematocrito. Raramente: chetoacidosi diabetica, necrolisi epidermica tossica, angioedema, ipersensibilità cutanea. Segnalazioni di gangrena di Fournier (fascite necrotizzante perineale) in casi molto rari. Aumento del colesterolo LDL.
Interazioni farmacologiche
Diuretici: aumento del rischio di disidratazione e ipotensione. Farmaci che inducono ipoglicemia (insulina, sulfoniluree): possibile potenziamento dell’effetto ipoglicemizzante. Farmaci che riducono la clearance renale (probenecid): possibile aumento delle concentrazioni di empagliflozin. Induttori enzimatici UGT (rifampicina): possibile riduzione dell’efficacia.
Dose dimenticata
Assumere la dose il prima possibile, a meno che non sia quasi l’ora della dose successiva. Non raddoppiare la dose per compensare quella dimenticata. Mantenere il normale intervallo di somministrazione tra le dosi.
Sovradosaggio
In caso di sovradosaggio, istituire un trattamento sintomatico di supporto secondo necessità. Considerare la rimozione del farmaco non assorbito dal tratto gastrointestinale mediante lavanda gastrica. Monitorare i parametri emodinamici e correggere eventuali squilibri elettrolitici. L’empagliflozin non è dializzabile.
Conservazione
Conservare a temperatura non superiore a 30°C. Tenere nella confezione originale per proteggere dall’umidità. Conservare fuori dalla portata e dalla vista dei bambini. Non utilizzare dopo la data di scadenza indicata sulla confezione.
Avvertenza
Questo farmaco deve essere utilizzato solo sotto stretto controllo medico. Non modificare la posologia senza consultare il medico. Il trattamento deve essere associato a dieta appropriata ed esercizio fisico. Non utilizzare durante la gravidanza o l’allattamento. In caso di comparsa di sintomi suggestivi di chetoacidosi (nausea, vomito, dolore addominale, stanchezza, difficoltà respiratorie), interrompere il trattamento e consultare immediatamente un medico.
Esperienze cliniche
Gli studi EMPA-REG OUTCOME hanno dimostrato una riduzione del 38% della mortalità cardiovascolare e del 32% della mortalità per tutte le cause. Riduzione del 35% del rischio di ospedalizzazione per scompenso cardiaco. Lo studio EMPEROR-Reduced ha confermato benefici nello scompenso cardiaco con frazione di eiezione ridotta. I dati del registro real-world confermano l’efficacia e la sicurezza osservate negli studi clinici randomizzati.
