Eritromicina: Trattamento Antibiotico Efficace per Infezioni Batteriche
| Dosaggio del prodotto: 60mg | |||
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Sinonimi | |||
L’eritromicina è un antibiotico macrolide di prima generazione ampiamente utilizzato nella pratica clinica per il trattamento di un’ampia gamma di infezioni batteriche. Appartenente alla classe dei macrolidi, agisce inibendo la sintesi proteica batterica attraverso il legame con la subunità 50S dei ribosomi, dimostrando un’efficacia significativa sia contro i Gram-positivi che alcuni Gram-negativi. La sua versatilità terapeutica, il profilo di sicurezza consolidato e la disponibilità in diverse formulazioni lo rendono una scelta terapeutica solida per medici e pazienti. Questo farmaco rappresenta un presidio fondamentale soprattutto in caso di allergia alle penicilline, offrendo un’alternativa terapeutica efficace e ben tollerata.
Features
- Principio attivo: Eritromicina (sale variabile: stearato, etilsuccinato, estolato, base)
- Classe farmacologica: Antibiotico macrolide
- Meccanismo d’azione: Inibizione della sintesi proteica batterica mediante legame alla subunità 50S del ribosoma
- Spettro d’azione: Attivo contro batteri Gram-positivi (Staphylococcus, Streptococcus), alcuni Gram-negativi, batteri atipici (Mycoplasma, Chlamydia, Legionella)
- Formulazioni disponibili: Compresse, capsule, sospensione orale, preparazione topica, oftalmica, endovenosa
- Emivita: 1,5-2 ore (prolungata in insufficienza epatica)
- Metabolismo: Epatico (citocromo P450)
- Escrezione: Principalmente biliare, secondariamente urinaria
Benefits
- Efficacia dimostrata nel trattamento di infezioni delle vie respiratorie, cutanee e dei tessuti molli
- Alternativa terapeutica sicura per pazienti con ipersensibilità alle penicilline
- Azione batteriostatica ad ampio spettro con copertura di patogeni atipici
- Multiple vie di somministrazione che consentono un approccio terapeutico personalizzato
- Profilo di sicurezza ben caratterizzato dopo decenni di utilizzo clinico
- Possibilità di utilizzo in setting specifici come profilassi perioperatoria e terapia antimicrobica prolungata
Common use
L’eritromicina trova indicazione nel trattamento di infezioni batteriche sostenute da microrganismi sensibili. Le principali applicazioni cliniche includono: faringiti e tonsilliti da Streptococcus pyogenes, infezioni cutanee e dei tessuti molli da Staphylococcus aureus, polmoniti atipiche da Mycoplasma pneumoniae, infezioni da Chlamydia trachomatis (compresa la congiuntivite dei neonati), pertosse (come profilassi e trattamento), legionellosi, e profilassi della endocardite batterica in pazienti a rischio sottoposti a procedure odontoiatriche. Viene inoltre impiegata nella terapia dell’acne vulgaris in formulazione topica e come parte dei regimi di eradicazione dell’Helicobacter pylori in associazione con altri antibiotici.
Dosage and direction
Il dosaggio di eritromicina varia in base al tipo di infezione, alla gravità, all’età del paziente e alla formulazione utilizzata. Negli adulti, la dose orale usuale è di 250-500 mg ogni 6 ore o 500-1000 mg ogni 12 ore per le formulazioni a rilascio prolungato. Nei bambini, la dose viene calcolata in base al peso corporeo (30-50 mg/kg/die suddivisi in 3-4 somministrazioni). Per la somministrazione endovenosa, la dose tipica è di 15-20 mg/kg/die fino ad un massimo di 4 g/die in somministrazioni ogni 6 ore. Le formulazioni topiche per l’acne vengono applicate 2 volte al giorno sulle aree interessate. È fondamentale completare l’intero ciclo di terapia anche in caso di miglioramento dei sintomi per prevenire lo sviluppo di resistenze batteriche.
Precautions
Prima di iniziare il trattamento con eritromicina, è essenziale valutare la storia di ipersensibilità al farmaco o ad altri macrolidi. Monitorare la funzionalità epatica durante terapie prolungate o ad alte dosi per il rischio di epatotossicità colestatica. Utilizzare con cautela in pazienti con preesistenti patologie epatiche o renali. Nei pazienti con miastenia grave, può exacerbare la debolezza muscolare. L’uso prolungato può predisporre allo sviluppo di colite pseudomembranosa da Clostridium difficile. In gravidanza (categoria B) e allattamento va utilizzato solo se chiaramente necessario, considerando il passaggio placentare e la secrezione nel latte materno.
Contraindications
L’eritromicina è controindicata in pazienti con ipersensibilità nota al principio attivo, ad altri antibiotici macrolidi o a qualsiasi componente della formulazione. Controindicazione assoluta in caso di epatopatia preesistente grave o storia di epatite indotta da eritromicina. Evitare l’uso concomitante con farmaci metabolizzati dal citocromo P450 che presentano un rischio di allungamento dell’intervallo QT (terfenadina, astemizolo, cisapride) per il pericolo di aritmie cardiache fatali. Sconsigliato l’uso in pazienti con storia di sindrome del QT lungo congenito o acquisito.
Possible side effect
Gli effetti avversi più comuni includono disturbi gastrointestinali (nausea, vomito, diarrea, dolore addominale, crampi) che si verificano nel 10-15% dei pazienti. Meno frequentemente si osservano reazioni cutanee (rash, orticaria, fotosensibilizzazione), alterazioni del gusto, candidosi orale o vaginale. Rari ma potenzialmente gravi effetti avversi comprendono epatite colestatica (soprattutto con l’estolato), perdita dell’udito (di solito reversibile), allungamento dell’intervallo QT con rischio di torsioni di punta, pancreatite e colite pseudomembranosa. Reazioni di ipersensibilità severa (anafilassi, sindrome di Stevens-Johnson) sono estremamente rare.
Drug interaction
L’eritromicina è un potente inibitore del citocromo P450 (soprattutto CYP3A4), determinando numerose interazioni farmacologiche clinicamente significative. Aumenta i livelli plasmatici di teofillina, carbamazepina, ciclosporina, warfarin, digossina, statine, triazolobenzodiazepine e alcaloidi dell’ergot. L’associazione con farmaci che prolungano l’intervallo QT (antiaritmici di classe IA e III, antipsicotici, antistaminici) aumenta il rischio di aritmie ventricolari. Riduce l’efficacia dei contraccettivi orali. L’assunzione contemporanea con antiacidi, sucralfato o anti-H2 può ridurne l’assorbimento. Potenzia l’effetto tossico della colchicina.
Missed dose
In caso di dimenticanza di una dose, assumere il farmaco non appena possibile. Tuttavia, se è quasi l’ora della dose successiva, saltare la dose dimenticata e continuare con il normale schema posologico. Non raddoppiare mai la dose per compensare quella dimenticata. Mantenere intervalli regolari tra le somministrazioni è fondamentale per garantire concentrazioni plasmatiche costanti e ottimizzare l’efficacia antibatterica. Segnalare eventuali dimenticanze ripetute al medico curante per valutare eventuali aggiustamenti terapeutici.
Overdose
Il sovradosaggio di eritromicina si manifesta principalmente con un’esacerbazione degli effetti avversi gastrointestinali (nausea, vomito, diarrea severa). Nei casi gravi possono verificarsi tossicità epatica acuta, perdita dell’udito reversibile e disturbi elettrolitici secondari al vomito profuso. Non esiste un antidoto specifico. Il trattamento è sintomatico e di supporto, comprendendo la lavanda gastrica se l’ingestione è recente, terapia di reidratazione e correzione degli squilibri elettrolitici. In caso di sospetto sovradosaggio, rivolgersi immediatamente a un centro antiveleni o al pronto soccorso. L’emodialisi non è efficace per l’eliminazione del farmaco.
Storage
Conservare le formulazioni solide (compresse, capsule) a temperatura ambiente (15-30°C) in luogo asciutto e al riparo dalla luce. Le sospensioni ricostituite vanno conservate in frigorifero (2-8°C) e scartate dopo 10-14 giorni secondo le indicazioni del produttore. Le formulazioni topiche e oftalmiche generalmente non richiedono refrigerazione ma vanno protette dalla luce e dal calore eccessivo. Mantenere tutte le formulazioni fuori dalla portata dei bambini. Non utilizzare il farmaco oltre la data di scadenza indicata sulla confezione. Evitare il congelamento delle formulazioni liquide.
Disclaimer
Le informazioni contenute in questa scheda hanno scopo puramente informativo e non sostituiscono in alcun modo il parere medico professionale. La scelta terapeutica, il dosaggio e la durata del trattamento devono essere determinati esclusivamente da un medico qualificato in base alle condizioni specifiche del paziente. L’uso improprio di antibiotici contribuisce allo sviluppo di resistenze batteriche. Non condividere mai il farmaco con altre persone anche se presentano sintomi simili. In caso di effetti avversi o dubbi sull’utilizzo, consultare immediatamente il proprio medico o farmacista.
Reviews
L’eritromicina rappresenta da decenni un caposaldo della terapia antibiotica, con un ampio corpus di evidenze scientifiche che ne supportano l’efficacia e la sicurezza. Gli studi clinici dimostrano tassi di successo terapeutico superiori all'85% nelle infezioni da streptococchi e stafilococchi sensibili. La letteratura medica conferma il suo ruolo cruciale come alternativa nelle allergie alle penicilline, sebbene negli ultimi anni si sia osservato un aumento della resistenza batterica in alcuni ceppi stafilococcici. Le linee guida internazionali continuano a raccomandarne l’uso per specifiche indicazioni, sottolineando l’importanza di un uso appropriato per preservarne l’efficacia. I report di farmacovigilanza confermano un profilo di sicurezza generalmente favorevole, con eventi avversi gravi rari e prevalentemente correlati a interazioni farmacologiche o uso inappropriato.


