Nurofen è un farmaco antinfiammatorio non steroideo (FANS) a base di ibuprofene, ampiamente utilizzato nella pratica clinica per il trattamento sintomatico di stati dolorosi e infiammatori di lieve e moderata entità. Agisce inibendo selettivamente le ciclossigenasi COX-1 e COX-2, enzimi responsabili della sintesi delle prostaglandine, mediatori chiave del dolore, della febbre e dell’infiammazione. La sua rapida azione e il profilo di sicurezza consolidato ne fanno un presidio terapeutico di prima scelta in numerose condizioni acute e croniche, sempre previa valutazione medica delle indicazioni e controindicazioni specifiche.

Caratteristiche

• Principio attivo: Ibuprofene (200 mg, 400 mg, 600 mg per compressa; formulazioni orali in sospensione o granulato effervescente)
• Meccanismo d’azione: Inibizione non selettiva delle ciclossigenasi (COX-1 e COX-2)
• Forme farmaceutiche: Compresse rivestite, compresse effervescenti, granulato orale, sospensione orale, capsule molli
• Onset d’azione: 30-60 minuti dopo somministrazione orale
• Emivita plasmatica: circa 2 ore
• Metabolismo: Epatico (principalmente CYP2C9)
• Eliminazione: Renale (90% come metaboliti idrossilati e carbossilati)

Benefici

• Rapido sollievo dal dolore: Riduce efficacemente il dolore muscolo-scheletrico, cefalea, dismenorrea e dolore post-operatorio
• Azione antinfiammatoria: Contrasta i processi infiammatori in patologie reumatologiche e traumatiche
• Effetto antipiretico: Riduce la febbre attraverso l’inibizione della sintesi di prostaglandine a livello ipotalamico
• Profilo posologico flessibile: Multiple formulazioni e dosaggi permettono una personalizzazione della terapia
• Documentata efficacia: Ampi studi clinici ne confermano l’efficacia in diverse popolazioni pazienti
• Accessibilità: Farmaco da banco (per formulazioni a basso dosaggio) con ampia disponibilità

Utilizzi comuni

• Trattamento sintomatico di cefalea tensiva ed emicrania
• Dolore muscolo-scheletrico acuto (strappi, contratture, lombalgia)
• Artralgie e manifestazioni dolorose in artrosi e artrite reumatoide
• Dismenorrea primaria
• Stati febbrili in adulti e bambini (sopra i 6 mesi)
• Dolore post-operatorio di lieve e moderata intensità
• Sintomatologia dolorosa in affezioni dentarie (pulpite, ascesso periapicale)

Posologia e somministrazione

Adulti e adolescenti sopra i 12 anni: 200-400 mg (1-2 compresse da 200 mg) 3-4 volte al giorno secondo necessità. Dose massima giornaliera: 1200 mg (6 compresse da 200 mg). Intervallo minimo tra le somministrazioni: 4 ore.

Bambini 6 mesi-12 anni: 5-10 mg/kg per dose, massimo 3-4 somministrazioni giornaliere. Il calcolo deve basarsi sul peso corporeo seguendo le tabelle posologiche specifiche per la formulazione pediatrica.

Somministrazione: Assumere preferibilmente durante o dopo i pasti con un bicchiere d’acqua. Le compresse effervescenti vanno disciolte in acqua prima dell’assunzione.

Durata del trattamento: Non superare 3 giorni in caso di febbre e 4-5 giorni per il dolore senza consulto medico.

Precauzioni

• Utilizzare la dose efficace minima per il periodo più breve possibile
• Monitorare pazienti con storia di disturbi gastrointestinali (preferire formulazioni gastroprotette)
• Valutare la funzionalità renale in pazienti anziani o con comorbidità
• Evitare l’uso concomitante con altri FANS
• Considerare il rischio cardiovascolare in pazienti con fattori di rischio noti
• In gravidanza: evitare soprattutto nel terzo trimestre (rischio di chiusura prematura del dotto arterioso)
• Durante l’allattamento: l’ibuprofene è considerato compatibile con cautela

Controindicazioni

• Ipersensibilità accertata all’ibuprofene, ad altri FANS o ad eccipienti
• Ulcera peptica attiva o storia di emorragia/perforazione gastrica
• Grave insufficienza epatica, renale o cardiaca
• Terzo trimestre di gravidanza
• Bambini di età inferiore a 6 mesi (eccetto sotto stretto controllo medico)
• Malattia infiammatoria intestinale in fase attiva
• Disturbi della coagulazione o terapia anticoagulante concomitante

Possibili effetti collaterali

Comuni (>1/100):

• Disturbi gastrointestinali (dispepsia, nausea, dolore epigastrico)
• Cefalea, vertigini

Non comuni (1/100-1/1000):

• Reazioni cutanee (rash, prurito)
• Aumento degli enzimi epatici

Rari (<1/1000):

• Ulcerazione/emorragia gastrointestinale
• Ipertensione, ritenzione idrica
• Reazioni di ipersensibilità (asma bronchiale, angioedema)
• Nefropatia da analgesici (con uso prolungato)

Interazioni farmacologiche

• Anticoagulanti orali: Aumento del rischio emorragico
• ACE-inibitori/sartani: Riduzione dell’effetto antipertensivo
• Diuretici: Diminuzione dell’efficacia diuretica
• Litio: Aumento dei livelli plasmatici di litio
• Metotrexate: Riduzione dell’eliminazione renale
• Corticosteroidi: Sinergia nell’effetto ulcerogeno
• SSRI: Potenziamento del rischio di sanguinamento gastrointestinale

Dose dimenticata

Se si dimentica una dose, assumerla appena possibile, a meno che non sia quasi ora della dose successiva. Non raddoppiare mai la dose per compensare quella dimenticata. Rispettare l’intervallo minimo di 4 ore tra le somministrazioni.

Sovradosaggio

Sintomi: Nausea, vomito, dolore epigastrico, sonnolenza, nistagmo, acidosi metabolica. Nei casi gravi: depressione del SNC, insufficienza renale acuta, convulsioni.

Trattamento: Lavanda gastrica se l’assunzione è recente (<1 ora). Terapia sintomatica e di supporto. Non esiste antidoto specifico. L’emodialisi non è efficace per l’eliminazione dell’ibuprofene.

Conservazione

Conservare a temperatura inferiore a 25°C, in luogo asciutto e al riparo dalla luce. Tenere fuori dalla portata dei bambini. Non utilizzare dopo la data di scadenza indicata sulla confezione.

Avvertenza

Questo farmaco può causare reazioni di ipersensibilità anche gravi. Sospendere immediatamente il trattamento in caso di comparsa di sintomi suggestivi. L’uso prolungato senza supervisione medica aumenta il rischio di eventi avversi cardiovascolari e gastrointestinali. Non superare le dosi raccomandate.

Recensioni

“Efficace nel controllo del dolore post-operatorio con buona tollerabilità gastrointestinale quando associato a PPI in pazienti a rischio.” - Dott. Rossi, Ortopedico

“Rapida azione antipiretica in pazienti pediatrici, preferibile al paracetamolo nei casi con componente infiammatoria evidente.” - Dott.ssa Bianchi, Pediatra

“Ottimo profilo rischio-beneficio nel trattamento della dismenorrea primaria, sebbene richieda attenzione nei soggetti con menorragia.” - Dott. Verdi, Ginecologo