Xeloda: Chemioterapia Orale Mirata nel Tumore del Colon e della Mammella
| Dosaggio del prodotto: 500mg | |||
|---|---|---|---|
| Confezione (n.) | Per pill | Prezzo | Acquista |
| 30 | €14.28 | €428.29 (0%) | 🛒 Aggiungi al carrello |
| 40 | €13.89 | €571.06 €555.74 (3%) | 🛒 Aggiungi al carrello |
| 50 | €13.66
Migliore per pill | €713.82 €683.19 (4%) | 🛒 Aggiungi al carrello |
Sinonimi | |||
Xeloda (capecitabina) rappresenta un avanzamento significativo nel trattamento chemioterapico orale per specifici tumori solidi. Questo profarmaco, appartenente alla classe degli antimetaboliti fluoropirimidinici, viene convertito selettivamente in 5-fluorouracile (5-FU) a livello tumorale, massimizzando l’efficacia terapeutica e riducendo potenzialmente l’impatto sistemico. La sua somministrazione per via orale offre un notevole vantaggio in termini di flessibilità e qualità della vita rispetto alle infusioni endovenose tradizionali, mantenendo un profilo di efficacia clinicamente consolidato in contesti sia adiuvanti che metastatici. L’utilizzo di Xeloda è supportato da solide evidenze scientifiche e linee guida internazionali per il trattamento del carcinoma colorettale e della mammella, spesso in combinazione con altri agenti chemioterapici o targeted therapy.
Caratteristiche Principali
- Principio attivo: Capecitabina (profarmaco del 5-fluorouracile)
- Forma farmaceutica: Compresse rivestite filmate da 150 mg e 500 mg
- Via di somministrazione: Orale
- Meccanismo d’azione: Inibizione della sintesi del DNA attraverso il blocco della timidilato sintasi
- Emivita plasmatica: circa 0,75 ore per la capecitabina, 3-4 ore per il 5-FU
- Biodisponibilità: Quasi completa dopo somministrazione orale
- Metabolismo: Conversione enzimatica in tre fasi (fegato, tessuti, tumore)
- Eliminazione: Principale via renale (95%)
Benefici Terapeutici
- Selettività tumorale migliorata: La conversione enzimatica preferenziale nel tessuto neoplastico permette una maggiore concentrazione del principio attivo a livello della lesione tumorale
- Somministrazione domiciliare: La formulazione orale elimina la necessità di accessi venosi ripetuti e riduce i tempi di ospedalizzazione
- Profilo di sicurezza gestibile: Gli effetti avversi sono generalmente prevedibili e spesso reversibili con adeguato management sintomatico
- Flessibilità posologica: La modulazione del dosaggio permette di adattare la terapia alle caratteristiche individuali del paziente
- Efficacia consolidata: Risultati terapeutici sovrapponibili al 5-FU endovenoso in multiple indicazioni oncologiche
- Possibilità di combinazione: Schema posologico compatibile con numerosi altri agenti chemioterapici e biologici
Indicazioni e Utilizzo Clinico
Xeloda è indicato per il trattamento del carcinoma colorettale in stadio III (terapia adiuvante dopo resezione chirurgica completa) e in stadio metastatico, sia in monoterapia che in combinazione con altri chemioterapici. Nel carcinoma mammario, trova impiego nel trattamento del tumore metastatico della mammella resistente alla chemioterapia con taxani e antracicline, nonché in combinazione con docetaxel quando indicato. Viene inoltre utilizzato off-label in altri tumori del tratto gastro-intestinale, sempre sotto stretto controllo medico specialistico e in accordo con le evidenze scientifiche disponibili.
Dosaggio e Modalità di Somministrazione
Il dosaggio di Xeloda deve essere individualizzato in base alla superficie corporea del paziente (calcolata secondo la formula di Mosteller) e alla funzionalità renale. Lo schema posologico standard prevede la somministrazione di 1250 mg/m² due volte al giorno per 14 giorni, seguiti da 7 giorni di riposo, costituendo un ciclo di 21 giorni. Le compresse vanno assunte preferibilmente entro 30 minuti dalla fine di un pasto (colazione e cena) con acqua, senza masticare o frantumare. In caso di compromissione renale (clearance della creatinina 30-50 mL/min), si raccomanda una riduzione della dose del 25%. Per valori inferiori a 30 mL/min, l’utilizzo di Xeloda è controindicato.
Precauzioni e Monitoraggio
È essenziale un attento monitoraggio ematologico (emocromo completo), della funzionalità renale (creatinina, clearance) ed epatica (transaminasi, bilirubina) prima e durante il trattamento. Pazienti con preesistenti cardiopatie devono essere monitorati per possibili eventi cardiotossici. La diarrea di grado ≥2 richiede l’interruzione immediata della terapia e un’adeguata reidratazione. Si raccomanda particolare cautela nei pazienti anziani, che possono presentare un aumentato rischio di tossicità. È fondamentale informare i pazienti riguardo alla possibile fotosensibilità e alle misure di protezione solare da adottare.
Controindicazioni
Xeloda è controindicato in pazienti con ipersensibilità nota alla capecitabina, al 5-fluorouracile o ad eccipienti contenuti nella formulazione. Ulteriori controindicazioni assolute includono grave insufficienza renale (clearance della creatinina <30 mL/min), carenza congenita di diidropirimidina deidrogenasi (DPD), gravidanza e allattamento. L’uso concomitante con farmaci antivirali come sorivudina e analoghi è severamente controindicato per il rischio di tossicità letale.
Effetti Collaterali
Gli eventi avversi più comuni (≥10%) includono:
- Sindrome mano-piede (eritema, desquamazione, parestesie palmoplantari)
- Diarrea, nausea, vomito, stomatite
- Astenia, affaticamento
- Iperbilirubinemia, aumento delle transaminasi
- Anemia, neutropenia, trombocitopenia
Effetti rari ma gravi (<1%) comprendono:
- Cardiotossicità (ischemia miocardica, aritmie)
- Sindrome coronarica acuta
- Tossicità neurologica (neuropatia periferica, encefalopatia)
- Sindrome da lisi tumorale
- Gravi reazioni cutanee (Sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica)
Interazioni Farmacologiche
Xeloda presenta significative interazioni con:
- Warfarin: Aumento del rischio emorragico (monitorare INR settimanalmente)
- Fenitoina: Aumento dei livelli plasmatici della fenitoina
- Allopurinolo: Possibile riduzione dell’efficacia antitumorale
- Antiacidi: Possibile alterazione dell’assorbimento
- Farmaci epatotossici: Potenziamento della tossicità epatica
- Live vaccines: Controindicato durante il trattamento
Dimenticanza della Dose
In caso di dimenticanza di una dose, non assumere la dose dimenticata ma procedere con la dose successiva secondo lo schema posologico stabilito. Non raddoppiare mai la dose per recuperare quella dimenticata. Segnalare al medico curante qualsiasi dimenticanza significativa, specialmente se ripetuta.
Sovradosaggio
Il sovradosaggio da Xeloda si manifesta con esacerbazione degli effetti tossici, in particolare mielosoppressione grave, diarrea emorragica, mucosite severa e tossicità neurologica. Non esiste antidoto specifico; il trattamento è sintomatico e di supporto, inclusa la somministrazione di fattori di crescita emopoietici, trasfusioni e terapia intensiva se necessaria. L’emodialisi non è efficace data l’elevata legame proteico e l’ampio volume di distribuzione.
Conservazione
Conservare Xeloda nella confezione originale a temperatura non superiore a 30°C, in ambiente asciutto e al riparo dalla luce. Tenere fuori dalla portata e dalla vista dei bambini. Non utilizzare dopo la data di scadenza indicata sulla confezione. Smaltire eventuali compresse avanzate secondo le normative locali per i farmaci citotossici.
Avvertenze e Disclaimer
Le informazioni qui contenute hanno scopo puramente informativo e non sostituiscono il parere del medico oncologo. Xeloda è un farmaco soggetto a prescrizione medica limitativa e deve essere utilizzato esclusivamente sotto controllo specialistico. L’appropriatezza prescrittiva va valutata caso per caso considerando rapporto beneficio/rischio, condizioni cliniche del paziente e evidenze scientifiche aggiornate.
Esperienze Cliniche e Valutazioni
I dati di real-world evidence confermano l’efficacia di Xeloda nel practice clinico, con tassi di risposta oggettiva del 25-30% in monoterapia nel carcinoma colorettale metastatico e del 30-35% in combinazione con oxaliplatino. Nel setting adiuvante del tumore del colon di stadio III, riduce il rischio di recidiva del 30% rispetto all’osservazione. I registri pazienti evidenziano un miglioramento significativo della qualità della vita correlata al trattamento grazie alla somministrazione orale, sebbene la gestione della tossicità cutanea e gastrointestinale rimanga cruciale per l’aderenza terapeutica.

